Siamo arrivati in quel periodo dell’anno in cui si va un’ora indietro. Si tratta di una pratica semplice… ma è anche indolore? Ehm non esattamente. Vediamo allora come abituare mente e corpo al cambio dell’ora.

Perché cambiamo l’ora

C’era una volta Benjamin Franklin che esclamò: “Con tutti i soldi che spendiamo in candele potremmo comprarci una friggitrice gigante!” No, dicono dalla regia che sulla friggitrice mancano testimonianze storiche (del resto era il 1784), mentre ce ne sono sull’interesse di Franklin per il risparmio di candele. 

Più di un secolo dopo, quando le candele erano state sostituite dalle lampadine arrivò un certo William Willett a sostenere la stessa idea del risparmio. “Se ci alziamo un’ora prima sfruttiamo la luce del sole e non dobbiamo accendere la luce”: questo sosteneva in pratica il signor Willett. Chissà se Franklin o Willett si immaginavano che nel 2024 tutto il mondo, o quasi, li avrebbe ascoltati. 

Oggi ci troviamo infatti a girare le lancette, per quelli che hanno le lancette, o semplicemente ad attendere che i nostri cellulari si resettino in automatico. In ogni caso si va un’ora indietro in modo tale da svegliarci presto-presto e avere tanta-tanta luce. Quella del sole che non si paga con le bollette.

D’altro canto fa buio prima quindi abbiamo meno luce di pomeriggio. Vabbè ma mica si può avere tutto oh.

È meglio l’ora legale o l’ora solare?

Quella in vigore oggi, o meglio quella che ci tocca dal 26 ottobre 2024 al 25-30 marzo 2025 è nientepopodimenoche l’ora solare. Quella che sfrutta la luce del sole insomma. Ma è meglio questa o quell’altra?

Sappiamo cosa avrebbero risposto Franklin e Willet. Voi invece quale preferite? Dunque, vediamo:

Durante l’ora solare:

  • le giornate iniziano presto, e per chi il mattino ha l’oro in bocca questa è tanta roba;
  • le giornate finiscono altrettanto presto, nel senso che all’ora del tè è già notte fonda quindi sono fortunati quelli che amano girovagare al buio come i gatti;
  • in generale, la notte dura più del giorno quindi potreste approfittarne per rifugiarvi sotto il piumone e non uscirne maaaaai più. 

Durante l’ora legale:

  • le giornate iniziano che il sole è già alto quindi se preferite il suono della sveglia al cinguettio dei fringuelli, top;
  • le giornate finiscono tardi quindi se amate affollare le agende giornaliere di task per poi depennarle la sera, una volta finite, siete a cavallo;
  • il giorno dura più della notte quindi tecnicamente avete meno tempo per dormire ma magari dormire a voi non piace, che ne sappiamo noi.

Il cambio dell’ora fa male?

La risposta è: dipende. Si, mettiamo le mani avanti perché dipende dalle persone. Quello che possiamo dirvi è che più o meno un’ora avanti o indietro potrebbero condizionarci un po’ dal punto di vista fisico e  mentale. Per esempio:

  • potremmo avere difficoltà a dormire: dormire di meno, di più, svegliarci durante la notte, rigirarci millemila volte nel letto prima di dormire e tante altre simpatiche cose;
  • potremmo sentirci stanche e stanchi, proprio per aver dormito male e/o poco, e quindi avere difficoltà a concentrarci o avere difficoltà a fare attività fisiche;
  • potremmo avere la luna storta per via della stanchezza; insomma è un po’ come alla fiera dell’est per due soldi un topolino mio padre comprò; 
  • potremmo avere un metabolismo diverso, ad esempio avere più appetito o digerire più lentamente;
  • potremmo avere un aspetto diverso dal punto di vista della pelle, dei capelli, delle unghie ecc. (vabbè non è che adesso vi specchiate e siete vostro cugino, stiamo calmi).

Tutto questo dipende dal fatto che quando cambiamo l’ora cambia anche il nostro ritmo circadiano, cioè l’alternanza sonno-veglia nell’arco delle 24 ore. E da questo ritmo dipendono anche un sacco di cose come per l’appunto il sonno, il metabolismo, la pressione sanguigna, l’umore, il comportamento, gli svarioni, e insomma abbiamo capito. 

Come abituarci al cambio dell’ora?

Eccoci dunque alla fatidica questione: come abituare mente e corpo al cambio dell’ora

Ora, non è che abbiamo la formula magica. Però possiamo darvi qualche dritta per evitare gli stress di cui sopra, per esempio:

1. anticipate o tardate l’ora in cui andate a dormire (con l’ora solare sarebbe la prima) di 15 minuti e poi di 30, a partire da alcuni giorni prima del cambio dell’ora ufficiale. Questo per abituarci gradualmente al cambiamento. Ma se non avete fatto in tempo ok, passiamo al punto successivo;

2. state al sole. Certo, chi vive al Nord potrebbe essere svantaggiato, ma sappiate che la luce naturale aiuta il ritmo circadiano quindi boh, magari fatevi un viaggetto;

3. create una relax-routine per abituare mente e corpo che è ora di dormire. Può essere fatta di yoga, automassaggi, massaggi da parte di gente a caso, tisane, campane tibetane, ASMR, i vocali di vostro zio e tutto quello che di solito vi fa addormentare;

4. fate attività fisica, perché vi aiuta a scaricare lo stress e a dormire meglio. Non nelle ore della relax-routine però;

5. fate pasti sani e leggeri soprattutto la sera, per non alzarvi di notte in preda agli incubi;

6. limitate i rumori e le luci quando dormite. Cioè chiudete bene le tapparelle e mettetevi i tappi se il vostro partner ha il suono di un inceneritore. Oppure mandatelo sul divano. Insomma prendete provvedimenti;

7. astenetevi dall’uso dei cellulari, dei computer e dei televisori prima di dormire. In questo caso la melatonina può scioperare e voi non dormite (NB: la melatonina è l’ormone del sonno);

8 siate pazienti e accettate il cambiamento con la serenità di Buddha.

credits per le immagini: pixabay.com, covantnyc, D_Van_Rensburg, StockSnap

Teresa Lucente
Teresa Lucente