Vi siete appena trasferiti e non vedete l’ora di dipingere le pareti, oppure vi è venuta voglia di comprare dei mobili coloratissimi, diversi dai soliti bianchi e neri. Bene, se l’istinto di colorare la vostra casa vi assale, vi diciamo due cosette che forse non sapete sulla psicologia dei colori.
Che cos’è il colore?
Innanzitutto, vi siete mai chieste e chiesti cos’è il colore? Spoiler: non è per niente oggettivo. Il colore infatti è ciò che il nostro occhio percepisce quando viene colpito da una sorgente luminosa. Detto ciò, più o meno tutti percepiamo gli stessi colori, sebbene qualcuno coglie nella stessa tinta sfumature diverse. …Quante volte vi siete scontrati con chi vi diceva che quel verde tendeva più al giallo invece che al blu? Ecco, avete capito.
I colori vengono classificati in base a tre fattori: tonalità, valore e croma.
- Le tonalità principali sono dieci: cinque principali (rosso, giallo, verde, blu e viola) e cinque intermedie (giallo-rosso, verde-giallo, blu-verde, viola-blu e rosso-viola). Rispetto alle tonalità abbiamo poi colori freddi, caldi o neutri. Partendo dalla fine, i neutri sono nero, bianco e grigio; i caldi sono quelli in cui prevalgono il rosso e il giallo; i freddi invece sono compresi tra il blu e il verde.
- Per valore si intende invece il grado di luminosità o di oscurità, ovvero come un certo colore si rapporta col bianco e il nero.
- La croma, infine, è il livello di saturazione del colore.
Perché vi stiamo dicendo tutto questo? Perché i colori ci trasmettono emozioni diverse anche in base alla loro tonalità, al loro valore e alla loro croma. Tutte caratteristiche da considerare quando si parla di psicologia dei colori. Ma ora ci arriviamo.
Che emozioni ci trasmettono i colori?
I colori, lo avete capito, ci trasmettono delle emozioni: rabbia, gioia, tristezza, disgusto… quelle robe lì. Ma anche sensazioni in generale, ad esempio di calore, pace, intimità, apertura, ecc.
Quando scegliete un colore per l’arredamento della vostra casa, insomma, sappiate che quel colore potrà condizionarvi sia a livello psichico che fisico. Per questo si parla di “psicologia dei colori”.
Innanzitutto, i colori ci trasmettono emozioni e senzazioni in base alle loro tre caratteristiche fondamentali:
- Tonalità. Alcuni studiosi affermano che i colori freddi sono rilassanti, mentre quelli caldi sono stimolanti. Non a caso, le camere d’ospedale non sono rosso fuoco ma tendenzialmente azzurrine e verdine. Pare che il blu sia in assoluto il colore che favorisce calma e serenità, mentre il rosso è uno dei colori più eccitanti: quello insomma che ci attiva fisiologicamente.
- Valore. Pare che i colori più luminosi trasmettano emozioni positive, al contrario negative. È anche vero però che un colore poco luminoso può essere confortante quanto uno meno luminoso. Pensiamo ad esempio a un verdino latte&menta: è vero che può essere smortino ma è anche vero che può risultare molto edificante.
- Croma. I colori molto saturi, ovvero molto accesi, sono tendenzialmente più eccitanti di quelli desaturati, i quali sono più spenti e dunque più riposanti.
…Come dobbiamo arredare la nostra casa, insomma? Ora ve lo diciamo.
Come arredare la casa in base ai colori
Abbiamo capito che esiste una psicologia dei colori, o meglio che i colori influenzano il nostro stato d’animo. Ciò vuol dire che una parete colorata o un mobile possono trasmetterci una sensazione di benessere piuttosto che di inquietudine. Vediamo allora come possiamo utilizzare i colori per arredare la casa.
Blu
Il blu, come dicevamo, è il colore tipicamente associato alla calma e alla serenità. Dà pace al sistema nervoso e dunque anche al corpo, per cui è l’ideale per gli ambienti in cui ci si deve rilassare. Potrebbe essere un buon colore per la camera da letto per esempio… sempre che in camera da letto voi vi rilassiate. Ihih.
Rosso
Il rosso è il colore dell’energia e della passione, anche se utilizzato troppo può generare rabbia e inquietudine. Proprio per questo è raro che un’intera stanza sia rossa. Per utilizzare il rosso senza che vi salga la pressione a mille potete dipingere solo una parete su quattro, oppure sfruttando il design dei mobili e degli oggetti d’arredo. Non mangiate troppi salamini però, se no la pressione vi sale lo stesso.
Giallo
Secondo la psicologia dei colori, il giallo è il colore della gioia, della positività e della creatività. Essendo molto stimolante a livello cerebrale, si può utilizzare per gli ambienti in cui si studia e/o lavora, sia per le pareti che per i mobili, nonché i complementi d’arredo. Pare che il giallo favorisca anche la memoria, dunque se volete bere per dimenticare… non fatelo in una cucina gialla.
Verde
Il verde è il colore della natura, infatti si dice “il verde” anche come sinonimo di quest’ultima. Proprio come un bosco o un prato, genera un effetto calmante e rigenerante, tanto che può essere utilizzato per il salotto, ma anche per lo studio. Che poi in realtà il verde si può usare dappertutto… sarebbe come avere una casa su un albero. E chi non ha mai desiderato una casa su un albero?
Arancione
Se i monaci buddisti si vestono di arancione ci sarà un perché. Beh, ve lo diciamo noi: perché è il colore dell’energia positiva, così come della vitalità e della comunicazione. Si può utilizzare quindi negli ambienti dove si desidera socializzare come la cucina e il salotto. E poi potreste anche invitare dei monaci buddisti a prendere il tè.
Viola
Il viola è il colore della spiritualità e dell’intimità, ma anche della creatività. Facilita il fluire dell’immaginazione e dei pensieri, favorisce la meditazione e la riflessione. In questo senso, ben si adatta a diversi ambienti della casa. A Gino Paoli per esempio, di viola piaceva il soffitto. Anche se poi Questo soffitto viola, no, non esiste più.
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