
C’erano una volta Youtube, Instagram e TikTok: le terre promesse che gli influencer hanno popolato… finché non sono state scoperte altre terre. Parliamo di OnlyFans, Patreon e Steady (tanto per citare le più popolari), oggi patrie dei mitici creator: i creatori di contenuti online.
Se non vi siete mai chiesti chi c’è dietro i testi che leggete su internet, i video che guardate o i podcast che ascoltate… Se non vi siete mai chiesti quanta fatica – in termini di tempo e di costi – c’è da parte di chi pubblica questi contenuti… beh forse è il momento di farsi due domande. Quello dei creator è un vero e proprio lavoro! I modi per monetizzarlo sono vari, e tra questi c’è sicuramente quello degli abbonamenti e delle membership. Approfondiamo l’argomento.

Che cosa sono OnlyFans, Patreon e Steady?
OnlyFans, Patreon e Steady – così come By me a coffee o Ko-fi – sono piattaforme dove i creator guadagnano attraverso la pubblicazione dei propri contenuti attraverso abbonamenti e membership. Per loro, una valida alternativa al posto fisso.
Se vi state chiedendo che differenza c’è con i social più ‘tradizionali’ come Youtube, Instagram o TikTok, vi rispondiamo subito.
Chi pubblica contenuti su Youtube, Instagram o TikTok lo fa per una platea molto vasta, guadagnando sostanzialmente in base alla quantità di like o grazie alle sponsorizzazioni. Il problema che ultimamente è emerso tuttavia sta proprio qui. Chi decide di sponsorizzare un prodotto o un servizio, infatti, inevitabilmente pubblica dei contenuti che non sono imparziali. Il brand che crea una collaborazione con la creatrice o il creatore dei contenuti, infatti, in qualche modo lo influenza. Come facciamo quindi a capire quanto il creator è influenzato dall’azienda con cui collabora?
Così, sono nate OnlyFans & Co.: piattaforme in cui i creator vengono finanziati direttamente dai loro fan, ed è solo a loro che devono rendere conto. I fan pagano una fee mensile o annuale per accedere ai contenuti speciali e/o esclusivi che i creator mettono loro a disposizione. Lo fanno: uno, perché ci credono, e due, perché si sentono parte della comunità. Questo voler dire “grazie” a lungo termine è proprio quello che rende possibile questo modello di business.
Dal punto di vista dei creator, quindi, non solo queste piattaforme garantiscono l’indipendenza, ma permettono anche di avere un introito fisso e di creare un rapporto più stretto con la propria community.

Che caratteristiche ha OnlyFans?
Creata a Londra nel 2016, OnlyFans è famosa soprattutto per via dei suoi contenuti per adulti, sebbene la piattaforma abbia anche canali di cucina, arte, letteratura, tecnologia, sport o videogame. Ne è passato di tempo da quando OnlyFans veniva usata dalle star per vendere auguri di compleanno personalizzati!
I contenuti non sono accessibili gratuitamente ma attraverso un abbonamento annuale o mensile. Ai creator viene devoluto l’80% di ogni transazione, mentre il 20% va alla piattaforma.
…Quanto si può guadagnare su OnlyFans? Dipende dal numero dei fan, che dipende a sua volta da quanto bravi sono i creator. In media, i creator riescono a raggiungere i 100 abbonati entro un anno dall’apertura del profilo, con guadagni che variano dai 300 ai 1.000 dollari netti al mese. Ci sono poi chiaramente anche i top di gamma, che con circa 10.000 abbonati riescono a guadagnare dai 45.000 ai 100.000 dollari mensili. Tutto questo, senza contare i tanti contenuti multimediali venduti singolarmente.

Che caratteristiche ha Patreon?
Patreon è stata la piattaforma apripista della creator economy, cioè quella che ha fatto da modello per OnlyFans, Steady e altre ancora.
Nata nel 2013 (ormai dieci anni fa, sigh) da un’idea del musicista Jack Conte e dello sviluppatore Sam Yam, deve il suo nome ai patrons, ovvero ai mecenati. Si tratta di una piattaforma molto diffusa tra gli artisti, i musicisti e i produttori di video e podcast, ma non solo. Ad esempio hanno un profilo patreon la cantante M.I.A. così come il Blue Note, lo storico locale jazz con sede a New York.
I patrons in genere pagano una quota di iscrizione mensile o annuale, che può essere arricchita da donazioni fino a 15.000 dollari. I contenuti esclusivi spesso includono i dietro le quinte del processo creativo, ad esempio le prove in studio, i brainstorming sui progetti o la creazione di pezzi inediti.
L’intera community può beneficiare dei vantaggi offerti dagli abbonamenti, ad esempio partecipando alle chat o e alle reunion riservate, oppure ancora collaborando a dei progetti condivisi.
Patreon trattiene una quota dai guadagni dei creator come commissione per l’elaborazione dei pagamenti e una percentuale che varia in base al piano scelto dai creator, che può essere Lite, Pro o Premium.

Che caratteristiche ha Steady?
Steady ha la stessa età di OnlyFans ma origini tedesche. Prima di lanciarla infatti, i fondatori hanno sperimentato sulla loro pelle – o meglio, sulla loro rivista online, Krautreporter – i benefici di una comunità di finanziatori (che oggi sono 16.000), nonché tutte le difficoltà legate a questo modello di finanziamento. Parliamo della collaborazione con i provider di pagamento e della gestione dell’IVA all’interno dell’Unione Europea, dell’emissione delle fatture e di tutto ciò che concerne la contabilità.
Insomma, non è stata una passeggiata, però col tempo questo modello ha permesso al team di Krautreporter di finanziarsi facendo ciò che ama. Così, lo ha esportato ad altri creativi.
Oggi su Steady sono oltre 1700 i creator che finanziano i propri progetti grazie alle proprie community. Ad esempio, sono oltre 500 i fan che sostengono il canale YouTube The Bright Side of Mathematics. 30.000 euro al mese è quanto guadagnano i creatori di The Pod, dei podcast dedicati al gaming. Migliaia sono invece gli affezionati di riviste internazionali come gal-dem, The Quietus e Polyester Zine, che garantiscono la loro sopravvivenza nonché il sostentamento economico dei loro creator.
Per quanto riguarda le percentuali di guadagno, Steady prende il 10% delle entrate lorde solo quando l’editore inizia a guadagnare, mentre la media dei contributi dei fan è di 5,25 euro al mese.

Quali sono le maggiori differenze tra OnlyFans, Patreon e Steady?
Sebbene il loro funzionamento sia simile, queste piattaforme hanno alcune differenze a seconda del tipo di contenuti o del modello di guadagno. Vediamole.
Per quanto riguarda la tipologia di contenuti, OnlyFans è quella che ha meno limitazioni su quelli per adulti. Per questo è diventata molto popolare tra chi diffonde immagini di nudo e/o materiale pornografico. Anche Patreon in realtà consente la diffusione di contenuti per adulti, a condizione però di escluderli dalla visualizzazione pubblica e di segnalare la pagina in modo appropriato.
Per quanto riguarda il modello di guadagno, OnlyFans in particolare permette ai creators di offrire ai propri follower contenuti esclusivi. Patreon prevede degli abbonamenti, così come anche Steady, che non prevede però l’acquisto diretto di contenuti. Steady consente inoltre ai creator di investire i loro guadagni in strumenti finanziari attraverso una piattaforma di trading chiamata SteadyTrade.
C’è da dire anche che Steady permette ai creator di pubblicare contenuti anche su altre piattaforme – ad esempio inserendo una paywall sul proprio sito o un podcast esclusivo su Spotify – cosa che Patreon per esempio non fa. Inoltre, rispetto alle altre piattaforme permette di creare forum per i fan dei creator. Ciò vuol dire che investe molto sulla creazione di una comunità.
In conclusione, possiamo dire l’antico motto romano Veni, vidi, vici può oggi essere sostituito da Crea, Pubblica, Monetizza – se avete l’animo da creator – oppure da Ama, Partecipa, Paga – se avete quello da fan.
In ogni caso vi facciamo in bocca al lupo per i progetti futuri, creati o sostenuti ma soprattutto amati!


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