Se al computer cliccate sul pulsante ma la pagina non si apre immediatamente che fate? Impazzite, certo. Come tutte e tutti noi. Siamo così abituate/i a correre e ad avere una tecnologia che ci supporta nelle corse che non riusciamo a sopportare di veder comparire la rotella di caricamento che gira, gira e ancora gira. E gira.
No no, quello che vogliamo è decisamente una connessione veloce, e se proprio dobbiamo cercare casa dobbiamo averla con una connessione veloce. Bene, come facciamo ad assicurarcene? La fibra ottica potrebbe fare al caso nostro.
Vetro o rame, questo è il dilemma
Oggi una delle soluzioni per avere una connessione internet veloce è rappresentata dalla fibra ottica (FTTH – Fiber To The Home). Ma cos’è esattamente? Facciamo un passo indietro.
Prima della diffusione della fibra avevamo solo la connessione ADSL (Asymmetric Digital Subscriber Line), ovvero la tecnologia che dal 2000 ci ha fatto navigare spensierati.
Sia l’ADSL che la fibra ottica sono tipi di connessione a banda larga, cioè capaci di trasmettere dati via cavo a una velocità superiore a 1,544 Mbps. La fibra tuttavia è a banda più larga dell’ADSL.
La differenza sostanziale tra le due è che i cavi dell’ADSL sono di rame mentre quelli della fibra ottica sono di vetro. È proprio grazie al vetro che la fibra riesce a trasmettere più dati rispetto alla classica ADSL, consentendoci quindi di navigare più velocemente.
Com’è fatta la fibra ottica?
Entrando un attimo nei dettagli tecnici vi diciamo che ogni cavo della fibra ottica contiene 576 filamenti di fibra, racchiusi in 24 tubi.
Per costruire i cavi si parte da un’asta di ceramica su cui vengono depositate fiammate di gas cariche di fuliggine di un vetro chiamato “drogato” (perché viene elaborato con sostanze chimiche, eheh). Dalle varie fiammate nasce poi un filamento che viene inserito dentro una fornace a temperatura altissima. Infine, l’asta di ceramica viene distrutta e il filamento rivestito con un materiale protettivo.
Ultima curiosità tecnica: i bit di dati che viaggiano sul rame sono impulsi elettrici mentre quelli sulla fibra sono impulsi luminosi.
Da considerare che esiste anche la fibra misto rame FTTC – Fiber To The Cabinet o FTTS – Fiber To The Street). Vuol dire che la connessione è in fibra ottica solo dalla centrale fino all’armadietto per strada, mentre dalla strada fino a casa nostra è in rame. Al momento, è questa quella più diffusa.
Comprare casa con la fibra
Se in questo periodo volete comprare o affittare casa e ci tenete a navigare velocemente con tutti i vostri apparecchi (dalla tv al computer, dal cellulare al tablet, dalla playstation ad alexia), allora dovreste verificare se nella zona che vi interessa esiste una connessione con la fibra ottica.
Come? Collegandovi al sito web del provider che avete scelto. In Italia i più comuni sono: Tim, Vodafone, WindTre, Fastweb, Aruba, Tiscali, Open Fiber, Fibermap, ma ce ne sono altri come Sorgenia. Le apparecchiature che utilizzano sono le stesse ma ciascun provider copre una zona piuttosto che un’altra.
Ma se non è ancora casa mia come faccio ad aver già attivato un contratto?, direte voi. Anche questo è giusto, giustissimo. Il discorso tuttavia è lo stesso: andate sul sito web di ciascun provider per capire che zona copre con la fibra, e cercate di capire se la casa dei vostri sogni rientra in quella zona.
Sì lo sappiamo, può essere rognoso, ma finora non sembra esserci un unico sito aggiornato che mostra le zone coperte da fibra da parte di tutti i provider contemporaneamente (se volete farlo voi, avvisateci).
Per finire, una raccomandazione: non ascoltate gli operatori telefonici quando vi assicurano che la fibra c’è: fate prima una verifica sulla mappa online!
Inoltre, parlare con gli ipotetici futuri condomini o vicini di casa – chiaramente se ne avete la possibilità – potrebbe essere una buona soluzione per avere informazioni affidabili.
Seguendo questi passaggi, potrete avere la casa e la connessione che volete (PS: alle brutte… c’è il router 5G!).
Credits per le immagini: Pixabay.com, Lucent_Designs_dinoson20, PawinG, This_is_Engineering, Alexandra_Koch