
Il vento è una condizione meteoreologica a cui non si pensa molto spesso.
Le giornate ventose infatti non ci costringono a uscire con l’ombrello, né tantomeno a spostare le nostre gite al mare per paura di prendere la pioggia.
Non ci obbligano a cambiare le gomme della macchina, a mettere le catene da neve.
Le giornate con il vento non ci spingono neanche a mettere nella borsa gli occhiali da sole, figurarsi a farci cambiare umore!
D’altronde, il vento non è che un fenomeno che si manifesta quando l’aria vicino alla terra si riscalda e sale, comprimendo l’aria che si trova già sopra. Le due masse si comprimono e danno vita a una zona ad alta pressione d’aria. La massa d’aria fredda, più pesante, scende, trovando il suo posto in una zona chiamata a bassa pressione, libera dall’aria calda che è salita prima.
Il vento è quindi, come ce lo si può benissimo immaginare, un movimento d’aria. Tutto qui.
Eppure, il vento si declina in tanti modi diversi. C’è una bella differenza tra un uragano, una burrasca, una tempesta di vento, una brezza, una raffica, una folata, una brezza, un soffio, una corrente, un alito, la calma piatta.
Nelle giornate di vento forte ci sconsigliano di fare le passeggiate in montagna, di stare al mare per le mareggiate, di evitare le autostrade, di non salire su impalcature improbabili.
Ma che si dice invece di quelle giornate in cui il vento c’è, ma non ci badiamo particolarmente? Possiamo sempre far qualcosa di divertente o di utile, anche se non siamo produttori di energia eolica. Ecco alcuni esempi.
Le faccende di casa
Ok, magari questa non è la cosa più divertente, ma se non ci avete ancora pensato, fatelo. Il vento non solo crea le correnti per far asciugare meglio il vostro pavimento, ma vi aiuta meglio di uno Swiffer. Aprite bene le finestre, tenetele con un fermaporte, un sasso, un libro e il gioco è fatto.
Non sarete più intrappolati nell’angolino di una piastrella in attesa per ore e ore che il detergente agisca. E non c’è pericolo che il vostro cane decida di alzarsi dal suo sonnellino per sgranchirsi le zampe e insozzare in pochi secondi il vostro lavoro di fino.
Se Cenerentola avesse aperto le finestre durante una giornata ventosa, magari il pestifero gatto Lucifero non sarebbe riuscito a insozzare così il pavimento. Sarebbe asciugato prima!
E lo stesso discorso si può fare con i vetri, per non parlare dei panni stesi.
Stendete le vostre lenzuola preferite solo nelle giornate ventose, così la sera possono accogliervi già nel letto.
Le gite a tema
Nelle giornate ventose, organizzare una gita a tema può rivelarsi interessante. Durante la primavera o l’estate, andare nei prati fioriti risveglia l’olfatto. Trovarsi di fronte a un muro di gelsomino nelle giornate ventose dà l’impressione di essere immersi in una boccetta di profumo, un’aromaterapia per eccellenza a costo zero.
E se si punta invece a delle vere e proprie scampagnate, perché non optare per le visite nei vecchi mulini a vento?
I vecchi edifici che servivano per macinare il grano o altri alimenti mantengono tutt’oggi il loro fascino, soprattutto se visti in azione.
L’Italia ne vanta alcuni davvero ammalianti, da Marsala a Orbetello. Nel cuore della riserva naturale dello Stagnone, vicino a Trapani, però, il mulino d’Infersa e il suo museo fanno da portabandiera per tutti quelli della zona, posti sulla suggestiva “Via del sale”.
Le attività sull’acqua
A partire dai piccoli ruscelli, le giornate ventose possono essere l’ideale per divertirsi con l’acqua.
I giovanissimi marinai in erba possono sfruttare quei giorni per fare gare di barchette di carta, o di noci, come ai vecchi tempi.
Se si pensa però di fare anche un picnic nei pressi degli specchi d’acqua, conviene portarsi qualcosa che si possa mangiare senza sforzo e senza la probabilità che si perda nel vento.
I più grandi, invece, possono espandere i loro orizzonti. Agli amanti del surf, del wind-surf e della barca a vela non c’è neanche bisogno di dirlo.
Però, a chi vuole iniziare, forse sì, è il caso di ricordarlo. Anzi, forse la brezza che sentite entrare dalla finestra vuole essere un richiamo, un segno del destino.
Le dichiarazioni d’amore
A sentire questa vi verrà da ridere, ma rifletteteci un attimo. In tutti i film che avete visto, nei momenti più emozionanti i lunghi capelli della protagonista svolazzano. La mano possente di lui le toglie una foglia, un pelucco, una ciocca (per l’appunto) di capelli che puntualmente si piazza sul viso o sulle spalle di lei.
Quando il sentimento non si può contenere, vola, sulle scie delle correnti d’aria. La soap opera e il melodramma si fanno con il vento.
Scherzi a parte, l’acqua e il vento sono due agenti atmosferici che nelle sceneggiature valgono tanto, tanto quanto un bacio incastonato tra le parole giuste. E non è un caso. Il vento significa, nel linguaggio ancestrale, passione.
Non voglio neanche far finta di citare Via col Vento (un titolo che già la dice lunga), ma come sono i capelli di Rose sulla prua del Titanic quando Jack Dawson le stringe le mani nelle sue?
E se la dichiarazione al vostro lui o alla vostra lei l’avete già fatta, almeno fatevi una foto insieme. Che sicuramente anche Rose e Jack non saranno stati comodissimi con tutta quell’aria sparata in faccia, ma che resa, comunque.
Le attività ludiche
Le mille bolle blu che cantava Mina in una giornata ventosa possono essere quello che ci vuole per dare un tocco più poetico alla vita. E frizzante, se volete. Vi piazzate in un parco e con pochi soldi e l’attrezzatura giusta potete anche fare bolle di sapone grosse come palle da bowling, e ancora più grosse, come i palloni per il pilates. Se lo fate in una piazza di una grande città, può darsi anche che vi lascino dei soldi!
Per non parlare poi del re deI giochi del vento, l’aquilone. Colorato nel cielo, può essere un ricordo che vostro figlio si porterà nel cuore con piacere, e voi con lui.
E per i più professionali, ricordo che c’è anche l’aquilone acrobatico, anzi, ci sono. I modelli sono diversi, così come sono diversi i metodi di decollo. L’importante è riuscire a riportarlo a casa ancora intero, e non è sempre facile.
Infine, nelle giornate ventose gli oggetti d’arredamento più spirituali si animano davvero. Le campanelle, per esempio, o gli scacciapensieri e gli acchiappasogni, di cui ormai si trovano innumerevoli varianti e di ottima fattura.
Il vento porta con sé, con una magia che ormai diamo per assodata, la forza mistica che serve per dare un soffio di vita a questi oggetti.
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Valentina Barzago