
Se il ricamo ci è sempre sembrato un passatempo da primi del ‘900, da qualche anno a questa parte invece è diventato una vera e propria moda. In molti hanno cominciato a ricamare, ma perchè?
Il ricamo a mano è un’abilità meravigliosa da padroneggiare, permette di rendere unici i capi che indossiamo e di fare regali low cost e personalizzati. È un hobby rilassante e creativo: puoi ricamare a casa sul tuo divano mentre guardi una serie tv o ascolti il tuo podcast preferito, oppure mentre chiacchieri dopo cena con la tua coinquilina. Le possibilità sono infinite, ma l’unica certezza è che ne uscirai rigenerato!
Tutti gli appassionati parlano del ricamo come di una pratica zen, ma, come tutte le attività manuali, all’inizio è necessario dotarsi di una buona dose di pazienza. L’errore è sicuramente una parte fondamentale dell’apprendimento.
Per rendere però questo processo più leggero ti proponiamo una guida per principiati del ricamo. Qui troverai un elenco dettagliato di tutto l’occorrente, così non abbandonerai al primo intoppo o filo ingarbugliato.
Gli strumenti del mestiere
- tessuto
- aghi
- filo
- telaio
- forbicine da ricamo (vanno bene anche quelle per le unghie)
- penna lavabile per tessuti
- fogli lavabili o carta idrosolubile
- scotch di carta
1. Scegli il tessuto adatto
I ricamatori più esperti possono decorare qualsiasi superficie, ma, se sei alle prime armi, è più saggio cominciare da qualcosa di semplice.
Preferisci quindi tessuti a trama fitta e poco elastici. Dovranno essere composti al 100% da fibre naturali, perché i filati sintetici conferiscono al tessuto la tanta odiata elasticità: il cotone, il lino e la iuta sono perfetti.
Se vuoi ricamare direttamente su un capo d’abbigliamento come prima cosa controlla la composizione del tessuto sull’etichetta. Ti suggeriamo di partire dalle camicie o dalle giacche di cotone. Le T-shirt sono fatte da un tessuto più sottile ed elastico, quindi più difficili. Sono invece consigliatissime le shopper.

2. Scegli il design
Ogni progetto nasce dal disegno. Per iniziare parti da disegni meno complessi, con linee dello stesso spessore e meno dettagli possibili. Il primo step è sicuramente quello di fare i contorni di una figura. Quando sarai diventato il mago dei contorni potrai finalmente passare alle figure piene, per poi arrivare alle sfumature.
Online potrai trovare moltissimi disegni semplici, basta salvarli e stamparli. Se invece hai una buona mano, prendi carta e penna e lascia correre l’immaginazione!

3. Trasferisci il designo
Una volta completato il disegno, è necessario trasferirlo sul tessuto. Esistono diversi modi per fare questa operazione, noi te ne consigliamo alcuni.
- La finestra: attacca con lo scotch carta il tuo disegno sul retro del tessuto. Poi cerca una fonte luminosa per retroilluminarlo, come ad esempio una finestra. Ora puoi ricalcare il disegno con una penna lavabile. È un metodo molto scomodo, ma senza dubbio il più economico.
- Carta idrosolubile: traccia su questa carta il tuo disegno, togli la pellicola adesiva sul retro e attaccala sul tuo tessuto. Ora puoi cominciare a ricamare. Una volta terminato basta mettere tutto sotto l’acqua corrente. La carta si dissolverà.
- Fogli lavabili: appoggia sul tuo disegno il foglio e ricalcalo con la penna lavabile. Poi appoggia il foglio sul tessuto e traccia nuovamente il tuo design. I fogli sono riutilizzabili, una volta messi in acqua torneranno come nuovi.
4. Posiziona il telaio
Una volta che hai trasferito il tuo disegno sul tessuto, è ora di usare il telaio. Non tutti i tessuti hanno bisogno di questo strumento, per esempio i jeans rigidi. Infatti il telaio conferisce tensione e stabilità a tessuti che non hanno queste caratteristiche. Il telaio è composto da due anelli: quelli tradizionali sono di legno, ma oggi sono in commercio anche in plastica e metallo. Mettendo il tessuto tra questi cerchi e stringendo con la vite il tuo tessuto si tenderà. Dovresti poterlo suonare come un piccolo tamburo.
Ricordati di avere sempre del tessuto in eccesso che esca dal telaio e di posizionare il tuo disegno al centro dell’anello. Il telaio potrà essere rimosso a lavoro terminato, ma può diventare anche una splendida cornice per appendere i tuoi lavori!
5. Prepara il filo
Esistono diversi tipi di filo. Il più comune è il mouliné: ogni matassa è composta da 6 fili che si possono dividere. A seconda dello spessore della linea che vuoi ricamare, sceglierai il numero di fili giusto e il tipo di ago. Tieni sempre conto che il filo va raddoppiato: dovrai prendere un’estremità e infilarla nella cruna dell’ago; fatto questo, dovrai legare le due estremità con un nodo e poi tagliare con le forbici l’eccesso. Quindi lo spessore risulterà sempre raddoppiato.
Esistono poi filati metallici per donare luminosità ai tuoi progetti, ma sono più difficili da maneggiare, perchè più rigidi.
6. Ricama e sperimenta
Esistono tantissimi punti diversi per ottenere linee e texture differenti. Prima di approcciare il tuo primo progetto, esercitati su una vecchia camicia e sperimenta i punti più semplici.
Ecco qui un breve elenco:
- punto indietro, il più semplice, si usa per linee continue e non troppo curve.
- Punto erba, molto simile al primo, è utile per le linee curve e per ricamare lo stelo dei fiori.
- Punto margherita, permette di creare piccoli fiorellini.
- Punto catenella, utile per qualsiasi tipo di linea.
- Punto piatto, per riempire le superfici.
- Nodo francese, rende tridimensionale il ricamo e aggiunge texture.

7. Chiudi il filo
Per chiudere una linea, porta l’ago sotto il tessuto, taglia il filo dall’ago e fai un nodino alla base. Mi raccomando, non tirare troppo. Il tessuto è già teso grazie al telaio e rischieresti di arricciare la stoffa. Una volta annodato il filo taglia l’eccesso con le forbicine.
Complimenti, hai appena concluso il tuo primo ricamo!
Se invece hai capito che il ricamo non è il tuo forte ma desideri ancora decorare i tuoi abiti, non ti preoccupare. Ci pensiamo noi.
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