Avete mai sentito una conversazione tra adolescenti e vi siete chiesti se parlano una lingua aliena? Niente paura, siamo qui per decifrare insieme lo slang giovanile della Generazione Z.

Con questa guida, capire i vostri figli e nipoti sarà un gioco da ragazzi!

1. Slang di base

a. Followare e Defolloware: nato grazie al social Instagram, fa riferimento alle persone che seguono un determinato profilo (come la sezione “Amici” su Facebook).

  • Followare: seguire qualcuno sui social media, in particolare Instagram e Tiktok.
  • Defolloware: smettere di seguire qualcuno.

b. Cringe: indica situazioni o comportamenti imbarazzanti fatti spesso da persone più grandi che tentano di imitare i giovani.

Esempio d’uso: “Ma perché ha abbracciato il professore davanti a tutti? Cringe“.

c. Flexare: si usa quando si vuole mostrare con orgoglio qualcosa in cui si è particolarmente bravi per vantarsi con i propri bro (dall’inglese “brother”, fratello, che in questo caso significa amici).

Esempio d’uso: “Guarda come ti flexo il mio 10 in italiano”.

d. Shippare: si usa soprattutto in ambito romantico, nelle serie tv o nei libri. Si utilizza quando si vuole che due persone stiano insieme (deriva dal termine “relationship”).

Esempio d’uso: “Ma Mara e Giulia non sarebbero una bellissima coppia? Le shippo tantissimo”.

e. Bae: abbreviazione di “before anyone else”, usato per riferirsi al proprio partner in maniera vezzeggiativa.

Esempio d’uso: “Bae vieni qui e dammi un bacio”.

2. Slang social e digitale

a. DM e PM: si utilizza esclusivamente per riferirsi a messaggi scambiati tramite le chat dei sociaòl.

  • DM (Direct Message): Messaggio privato inviato su piattaforme social.
  • PM (Private Message): Sinonimo di DM ma usato meno del primo.

b. Ghostare: dall’inglese “ghost”, fantasma, significa scomparire improvvisamente interrompendo ogni contatto, soprattutto online.

Esempio d’uso: “Sai che Giacomo mi sta ghostando da una settimana? Ha visualizzato il messaggio ma non mi ha risposto”.

c. Gaslighting: dall’inglese, significa “manipolare.È una forma di manipolazione psicologica nella quale un individuo tenta di far dubitare della propria memoria o percezione un altro individuo. È un atteggiamento tipico delle relazioni tossiche.

d. Spill the tea: dall’inglese “Spillare il tè”, significa letteralmente rovesciare il tè, e metaforicamente condividere gossip o informazioni succulente con i propri amici.

e. Viralizzare: far diventare qualcosa molto popolare su internet in breve tempo.

f. FOMO (Fear Of Missing Out): dall’inglese, significa “paura di perdere qualcosa”. In ambito digitale, dove tutti sono sempre connessi e sempre a divertirsi, indica la paura di perdersi eventi o esperienze importanti a causa della continua condivisione di video e foto di altre persone.

g. YOLO (You Only Live Once): dall’inglese, significa “Si vive una volta sola”. Al contrario del precedente, si usa quando si prende una decisione coraggiosa, come quella di cambiare scuola o lavoro, per sottolineare che la vita è una sola e non va sprecata nella paura di non essere all’altezza.

3. Slang giovanile su emozioni e stati d’Animo

a. Mood: dall’inglese, significa letteralmente “stato d’animo” o atmosfera, spesso utilizzato per descrivere un’identificazione con una situazione o un’immagine. Lo si usa quando si vuole indicare un particolare modo di sentirsi o comportarsi utilizzando una parola chiave.

Esempio d’uso: “Devo scoprire cosa è successo quella sera. Investigatore: mood on”.

b. Lit: dall’inglese, qualcosa di molto divertente, eccitante o entusiasmante. A volte usato per dire fuori controllo ma in senso positivo. Si potrebbe tradurre quindi con: “Forte questa cosa”.

Esempio d’uso: “Quell’avventura è proprio spettacolare. Lit!”.

c. Lowkey/Highkey: sono l’uno l’opposto dell’altro.

  • Lowkey: dall’inglese, significa “profilo basso”. Si può tradurre con fare qualcosa in modo discreto o non troppo evidente per non dare nell’occhio.
  • Highkey: dall’inglese, significa “profilo alto”. Fare qualcosa in modo palese e evidente.

4. Slang della cultura pop

a. Stan: è una parola formata dall’unione di due termini inglesi, cioè “stalker” e “fan”, e indica i fan molto accaniti di qualcuno, usato soprattutto in ambito musicale.

b. Savage: dall’inglese significa “selvaggio”. Indica un’atteggiamento o comportamento coraggioso e impertinente.

c. Goals: dall’inglese, potrebbe aiutarvi a pensarlo come a una vera e propria “rete” nel calcio. Si utilizza quando si parla dei propri obiettivi ideali o aspirazionali. Spesso è usato insieme ad altri termini per indicare che alcune persone hanno raggiunto i propri obiettivi in un determinato ambito, come “relationship goals” (cioè obiettivi di coppia) oppure “friendship goals” (obiettivi tra amici).

d. Squad: dall’inglese, significa “squadra” e indica il proprio gruppo di amici stretti.


Capire lo slang giovanile può sembrare una sfida, ma con un po’ di pratica e questa guida, potrete finalmente entrare nel mondo linguistico dei vostri figli e nipoti.

Essere aggiornati sul loro modo di comunicare non solo vi avvicinerà a loro, ma vi aiuterà anche a navigare meglio nel mondo digitale in continua evoluzione. Ora siete infatti dei veri e propri esperti di slang giovanile.

Siete pronti a followare i vostri ragazzi nel loro mondo fatto di “lit”, “mood” e “flex”? E se volete conoscere altri modi di dire derivanti dall’inglese vi consigliamo la lettura di questo approfondimento.

Giada Guerreschi
Giada Guerreschi