Universalmente conosciuta come la festa dei morti, Halloween affonda le sue radici in antichissime tradizioni celtiche e cristiane. Probabilmente conoscete già il significato e le tradizioni più popolari associate a questa festa. Non tutti sanno, però, che nel corso dell’ultimo secolo questa festività ha assunto connotazioni diverse, diventando una delle feste più amate dalla comunità LGBTQ+. Ma come ha fatto questa festa così austera a trasformarsi nella celebrazione più amata dalla comunità queer? Ve lo raccontiamo noi di Bakeca!

Halloween: la più inclusiva delle feste

Che una semplice festa in maschera possa trasformarsi in un potente strumento di uguaglianza sociale non è una storia nuova. Per comprendere appieno l’evoluzione del significato di Halloween, facciamo un salto indietro nel tempo nella Venezia del XIII secolo, quando le maschere divennero protagoniste del Carnevale. Con il volto coperto tutti gli individui diventavano uguali. Il sesso e la classe sociale non esistevano più. Così, ben presto, le maschere divennero simbolo di libertà e di trasgressione: una scappatoia per tutte le regole imposte dalla Serenissima Repubblica Veneziana.

Nel corso del secolo scorso, negli Stati Uniti, la festa di Halloween ha assunto un valore simile per la comunità queer. Negli anni ’50 e ’60, in molte località degli States, adottare un abbigliamento ritenuto non conforme al proprio sesso biologico era proibito. Ma la notte di Halloween ogni cosa era diversa. Improvvisamente, scegliere dei capi non conformi alle norme sociali non comportava alcun rischio legale. Halloween era l’unica occasione per esprimere liberamente la propria identità. Per questo, anche oggi, è una delle feste più amate e celebrate dalle comunità queer.

Halloween nella Cultura Pop

Non sorprende che molte delle rappresentazioni pop di Halloween e della allegra mostruosità che vi si associa siano diventate iconiche per la comunità LGBTQ+. Un esempio emblematico è “The Rocky Horror Picture Show,” un film del 1975 noto per la sua trama eccentrica e il suo cast androgino. Il film ha sviluppato una seguace base di fan che partecipa attivamente alle proiezioni in costume, abbracciando l’individualità e la diversità di genere.

Un altro esempio famosissimo è la “Halloween Parade” di New York City, uno degli eventi più grandi e spettacolari del suo genere. Qui, individui di tutte le identità di genere si uniscono per celebrare le loro identità con costumi unici e spesso straordinari. La parata è uno degli eventi più amati dalla comunità queer e in generale dai cittadini di New York, tanto che il musicista newyorkese Lou Reed le ha reso omaggio nella sua bellissima Halloween Parade, dove ricorda tutti gli amici perduti per l’HIV.

Una scena del Rocky Horror Picture Show

Da cosa ti vestirai a Halloween?

Non è necessario identificarsi come parte della comunità queer per apprezzare lo spirito inclusivo di Halloween. Qualunque sia la nostra storia, tutti possiamo cogliere quest’opportunità per svelare quei lati di noi che nella vita quotidiana potrebbero restare nascosti.

Scegliere il prossimo costume di Halloween può essere un’occasione per fare proprio questo. Che si tratti di un mostriciattolo interiore o di una parte del nostro carattere fuori dal consueto, Halloween è l’occasione perfetta per celebrare anche le nostre diversità: ciò che ci rende originali, e al tempo stesso tutti uguali. E voi, da cosa vi vestirete a Halloween? Fatecelo sapere nei commenti.

Foto di Pietro Tebaldi e Sebastian Enrique su Unsplash. La scena del film è presa da Wikimedia Commons

Flavia Di Mauro
Flavia Di Mauro