I nostri pelosi parlano eccome, solo in una lingua diversa! Se hai intenzione di adottare un cucciolo o ne hai già uno ma vorresti conoscerlo meglio, ecco qualche consiglio prezioso per imparare a capire il linguaggio dei cani


Chi ha un cane lo sa: non sempre è così facile intuire che cosa gli passa per la testa! Spesso tendiamo a dare per scontato che alcuni gesti del nostro amico a quattro zampe siano una forma di affetto, ma in realtà potrebbe essere l’esatto contrario: dipende dal contesto.


I cani sono animali capaci di provare emozioni diverse e comunicano tra loro e con noi umani principalmente attraverso il corpo, grazie agli insegnamenti appresi dalla mamma quando erano cuccioli. Imparare a decifrare correttamente i loro stati d’animo è fondamentale per instaurare una convivenza positiva ed equilibrata e sviluppare un rapporto profondo e più consapevole. 


Qui sotto, una breve guida ai comportamenti più comuni per scoprire il linguaggio dei cani ormai decodificato da educatori professionisti ed etologi.  

1. Mi arrendo! 

Quando un cane si sdraia rapidamente a terra dandoci il fianco, non sempre ci sta chiedendo una carezza. Mostrare il ventre nella loro lingua significa esporre la parte più vulnerabile del proprio corpo, comunicando perciò un atteggiamento di totale sottomissione


Probabilmente il nostro amico sa di averla combinata grossa e cerca in questo modo di placare la nostra ira leccandoci sul viso o sulle mani e tenendo la testa bassa con le orecchie all’indietro. Più sarà grande il suo senso di colpa, maggiore sarà la tentazione di nascondere il muso fra le zampe o di distogliere lo sguardo. 


Anche uno sbadiglio o una grattatina intensa possono essere interpretati come segnali di pacificazione che il cane adotta per cercare di spostare l’attenzione da sé. 

2. Non voglio problemi!

Di fronte a una minaccia o in una situazione di pericolo, è normale che i nostri amici pelosi tendano ad assumere un atteggiamento difensivo o offensivo per cercare di proteggersi. Spesso questo linguaggio si traduce in un invito – solitamente piuttosto esplicito – a mantenere le distanze per evitare di essere attaccati. Riuscire a captare questi segnali per tempo è fondamentale per non rischiare di trovarsi in situazioni spiacevoli e fuori controllo. 


Tra i comportamenti più comuni rientrano il mostrare i denti ringhiando, una postura eretta o protesa in avanti per apparire più grossi e minacciosi e il pelo rizzato. Anche le orecchie tese e lo sguardo fisso possono essere interpretati come segnali di allerta, insieme a una posizione della coda rigida e alzata.

3. Strapazzami di coccole! 

Se vediamo il nostro cane correrci incontro all’impazzata, scodinzolare come un matto o fissarci intensamente prima di cominciare a riempirci di baci, non possiamo avere dubbi: è a caccia di coccole! 


Il bisogno di affetto è una delle necessità primarie dei nostri amici a quattro zampe e non va affatto sottovalutato. Anche loro provano dei sentimenti e vogliono essere amati incondizionatamente così come loro fanno con noi. Se si sentono trascurati, probabilmente inizieranno a seguirci ovunque cercando il nostro sguardo, magari porgendoci il loro gioco preferito come gesto di fiducia e lealtà.


Anche lo spingerci insistentemente con il muso è un modo per richiamare la nostra attenzione, proprio come facevano da piccoli tastando le mammelle della mamma. Carezze, grattini e parole dolci non possono – e non devono – dunque mai mancare per riuscire ad instaurare una relazione davvero intensa e positiva. 

4. Ho bisogno di una pausa!

Proprio come succede a noi, anche al nostro cucciolo possono capitare dei momenti “no” in cui l’ansia o lo stress prendono il sopravvento. In questi casi l’importante riuscire a capire subito l’origine del suo disagio e intervenire per tempo senza trasmettergli messaggi sbagliati.  


Nel linguaggio dei cani, la coda bassa o tenuta tra le gambe è un chiaro indicatore di paura, così come il tremore dei baffi, un’eccessiva salivazione e le pupille dilatate. Se l’animale sbadiglia o tende a scuotersi frequentemente – come se avesse appena fatto il bagnetto – probabilmente sta cercando di calmarsi scrollandosi di dosso un po’ di tensione. Se invece rimane immobile per diversi secondi probabilmente è confuso e preferisce valutare la situazione prima di agire. 


È importantissimo in tali circostanze evitare di sgridare il nostro compagno, rischiando di peggiorare la situazione e aumentare il suo nervosismo. Meglio trovare un modo per rassicurarlo e offrirgli il senso di protezione che gli serve per tornare a sentirsi bene. 

5. Oh, che goduria! 

Pancia all’aria, zampe distese e occhi socchiusi: questa è la tipica posizione di un cane felice e appagato, che non desidera niente di meglio dalla vita se non un po’ di sano relax.


Se vedi spesso il tuo cane spaparanzarsi in questa posizione allora significa che sei riuscito a soddisfare in pieno tutto ciò di cui aveva bisogno. Anche la bocca semiaperta con la lingua a penzoloni su un lato e un sospiro profondo possono essere segni di tranquillità ed estremo benessere


Se invece lo vedi agitarsi, saltare, dimenare l’intero posteriore e tenere le orecchie tese all’indietro significa che è talmente contento da non riuscire a contenere la gioia e la voglia di condividere il suo entusiasmo con te.

Questi erano solo alcuni degli atteggiamenti più diffusi nel linguaggio dei cani, un codice complesso, ricco di sfumature, gesti e movimenti diversi. 


Non tutti i cani hanno le stesse abitudini e non tutti i cani adottano gli stessi segnali nella medesima situazione, perciò è sempre bene valutare di volta in volta. Come per gli umani, anche tra pelosi c’è tanto margine per le incomprensioni: ogni cucciolo è un universo a sé e il suo modo di comunicare si può imparare a conoscere, almeno un po’, solo vivendolo. 


Speriamo però che i nostri consigli ti siano d’aiuto per riuscire a entrare in sintonia con il tuo nuovo amico fin da subito, gustandoti a pieno ogni piccolo momento della vostra vita insieme. 

Westie playing with pink rubber ball


Buone passeggiate!


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Alice Serrone
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