
Sapevate che in Russia a Pasqua si va a pranzo al cimitero? E che a Corfù il sabato prima si lanciano vasi dalle finestre? Ecco le 8 tradizioni pasquali più strane e curiose di cui ignoravate l’esistenza!
Manca ormai solo una manciata di giorni all’arrivo di una delle festività più importanti dell’anno: la Pasqua. Come ogni primavera, accogliamo i giorni di festa con allegria. C’è chi si diverte a realizzare cestini colorati, chi preferisce dipingere i gusci delle uova e chi invece già pregusta il sapore dei piatti della tradizione. Ormai conosciamo a memoria tutte le usanze e i riti della nostra cultura, ma vi siete mai chiesti che cosa succede il giorno di Pasqua nel resto del mondo?
No, non ci sono solo colombe della pace e coniglietti di cioccolato: ogni paese riconosce e festeggia la ricorrenza a modo suo. Le credenze popolari si mescolano a quelle religiose, dando spesso origine a eventi tanto bizzarri quanto curiosi. Dalla Guerra dei Razzi di Chio alle befane di Pasqua svedesi: preparatevi a rimanerci di stucco. Più di quella volta che avete trovato la vostra sorpresa preferita dentro l’ultimo uovo di Pasqua!
Le 8 tradizioni pasquali più strane
1. I cocci di Corfù e la Guerra dei Razzi di Chio (Grecia)
Svegliarsi il sabato di Pasqua pronti a lanciare dalle finestre vasi, terracotte e altri recipienti per distruggerli fragorosamente a terra. Psicosi collettiva? No, solo un antico rito propiziatorio per celebrare l’arrivo della bella stagione: rompere i vecchi contenitori per augurarsi di riempire quelli nuovi con un lauto raccolto! Un’usanza davvero suggestiva, alla quale è sempre bene assistere solo da una certa distanza di sicurezza.
Lo stesso consiglio vale per la guerra dei razzi di Chio, un’altra isola greca dove la Pasqua si infuoca davvero. Gli spettacoli pirotecnici durante la funzione di mezzanotte sono frequenti nei paesi ortodossi ma, vicino a Vrontados, ci sono due parrocchie rivali che si sfidano ferocemente ogni anno sparandosi razzi da un campanile all’altro. Una battaglia storica, che fino al 19° secolo prevedeva l’utilizzo di cannoni veri, poi sostituiti con munizioni artigianali.
2. L’albero di Pasqua tedesco
Si, avete capito bene. In Germania, oltre all’albero di Natale, si fa anche quello di Pasqua: c’è chi decide di addobbare alberi veri e propri e chi invece si accontenta di decorare piante, arbusti o semplici rametti. Le palline natalizie cedono il posto a uova dipinte, piume colorate e piccole creazioni fatte in casa. Un’usanza diffusa nei Paesi del Nord, che si ispira alla tradizione pagana di celebrare la rinascita della natura dopo un lungo e freddo inverno. Gli “osterstrauch”, generalmente meli, riempiono ogni anno strade, piazze e giardini, dando vita ad uno spettacolo variopinto che annuncia la Primavera.

3. L’Egg Rolling Game (Regno Unito e USA)
Negli paesi anglofoni far rotolare le uova (Egg Rolling) il lunedì di Pasqua rappresenta una delle tradizioni cristiane più rispettate. Un’usanza legata all’immagine della pietra del Santo Sepolcro, che rotola via per rivelare ai fedeli la Resurrezione di Cristo. Nello specifico, si tratta di un gioco popolare in cui i bambini si divertono a far rotolare giù da una collina delle uova sode decorate, per poi inseguirle e raccoglierle al traguardo. I più veloci si aggiudicano di solito una dolce ricompensa, composta da coniglietti, uova di cioccolato e dal tipico “Hot Cross Buns”, un panino caldo con cannella e uvetta decorato da una croce di glassa di zucchero.
4. La maxi omelette di Haux (Francia)
Un unico frittatone gigante per sfamare un intero paese. Vi sembra impossibile? No, se considerate che per realizzarlo vengono raccolte circa 4500 uova! La tradizione vuole che ogni Lunedì Santo gli abitanti di Haux si riuniscano all’alba nella piazza principale della città, pronti a riempire un piatto largo tre metri con una frittata da mille persone. La leggenda narra che fu Napoleone in persona a dare il via a questa tradizione francese, durante uno dei suoi viaggi nel Sud della regione. L’imperatore si fermò nei pressi di Bordeaux per ristorarsi con le sue truppe e apprezzò talmente tanto l’omelette che gli venne servita da volerne ordinare una al popolo che fosse grande abbastanza da saziare l’intero esercito il giorno successivo.
5. Il pic-nic al cimitero (Russia)
Già, la mattina di Pasqua in Russia non si usa imbandire la tavola: ci si prepara invece per un delizioso pranzetto tra le lapidi. Dopo aver ascoltato la messa di mezzanotte del pope, ogni famiglia ortodossa organizza un lauto pic-nic sulla tomba di un parente defunto. Le pietanze tradizionali sono solitamente a base di carne, pesce e funghi, mentre il dolce tipico è il kulitch, un panettone di ricotta dolce. Alla sera invece ci si siede di fronte a un abbondante banchetto che ha come piatto principe il pabcha, una sostanziosa ricetta a base di quark.
6. Le befane di Pasqua (Svezia)
Dopo l’albero pasquale, non poteva di certo mancare anche la Befana! Si chiamano Påskkäringen e sono le tradizionali befane di Pasqua svedesi. L’usanza vuole che ogni anno i bambini si travestano da streghe, dipingendosi le guance di rosso e indossando una lunga gonna e un foulard sul capo. Vagano di porta in porta per le strade delle città per portare i propri auguri, chiedendo in cambio dolcetti, caramelle, cioccolato o della frutta. Una tradizione a metà tra Halloween e l’Epifania, legata ad antiche credenze popolari secondo cui, durante il periodo pasquale, le Påskkäringen fanno ritorno alla misteriosa isola di Blåkulla a bordo di scope volanti per prendere parte a oscuri rituali magici.
7. Lo scoppio del carro a Firenze
Sapevate che nella Città del Giglio la mattina di Pasqua piovono scintille colorate? Sono quelle del Brindellone, un carro pirotecnico portato in processione fino al Duomo. La torre viene trainata da due paia di bovi bianchi infiorati e accompagnata dal Corteo Storico della Repubblica Fiorentina. Al culmine della cerimonia, l’arcivescovo accende la Colombina (un razzo a forma di colomba) con il Fuoco Sacro e questa, tramite un meccanismo a fune, percorre tutta la navata centrale raggiungendo il Brindellone all’esterno. Non appena il carro scoppia, le fiamme benedette vengono sparse idealmente su tutta la città. Una tradizione centenaria cominciata ai tempi della prima crociata, quando il nobile Pazzino de Pazzi portò a Firenze le tre scaglie di pietra del Santo Sepolcro che accendono tutt’oggi il cero pasquale.
8. I gavettoni del “Lunedì Bagnato” (Europa dell’Est)
Il Lunedì dell’Angelo per le ragazze dell’Est è praticamente impossibile riuscire a scampare alla classica “sprinkling” (spruzzata) di Pasquetta. Si tratta di un’usanza molto antica che regala da secoli improvvise secchiate d’acqua a tutte le giovani donne del paese, in segno di buon auspicio. Le fanciulle scappano per le strade, nascondendosi dai ragazzi che le inseguono desiderosi di augurare loro un futuro radioso, ricco di salute e prosperità. Una tradizione che oggi, nella maggior parte dei villaggi, si è ormai evoluta in una vera e propria battaglia collettiva, dove tutti – giovani e anziani – scendono in piazza per partecipare alla gara di gavettoni armati di palloncini, tinozze e pistole ad acqua.
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