Amici gattari, questo articolo è per voi! Ecco i nostri consigli per imparare a capire il linguaggio del gatto domestico. 


Compagno dell’Uomo fin dai tempi dell’Antico Egitto, il gatto è uno degli animali domestici più diffusi in Italia e nel Mondo. Affascinante e sinuoso, compare spesso in letteratura, fonte di ispirazione di poeti famosi, protagonista di libri, storie e favole. 


Da sempre, il suo comportamento suscita l’interesse degli etologi, che ancora oggi faticano a tracciarne delle caratteristiche univoche e oggettive. Sebbene ci siano molte abitudini comuni a tutti i felini, per molti versi rimangono un mistero insvelabile. E forse è proprio questo il motivo del loro incredibile magnetismo agli occhi degli esseri umani, che li accolgono nelle loro case, li coccolano, li amano, ma spesso non li comprendono fino in fondo. 


Per capire il linguaggio del gatto, bisogna innanzitutto conoscerlo nel profondo. Sapere quali sono le sue necessità, i suoi interessi e i suoi gusti. Ciò che ama e ciò che odia, anche se ciascun micetto possiede un proprio carattere, che può variare a seconda della razza o dell’ambiente in cui vive. 


Ci sono però alcuni atteggiamenti riconoscibili e condivisi ai quali è possibile attribuire un significato preciso. Conoscere il linguaggio del gatto e imparare a decifrarne i gesti è dunque fondamentale per poter instaurare una relazione serena, di fiducia e amore incondizionato. Qui sotto, alcune delle abitudini più frequenti. 

1. Fare le fusa 

Ancora oggi, non è del tutto chiaro il meccanismo che spinge i gatti a fare le fusa, uno dei comportamenti più misteriosi e affascinanti dei felini. Quello che è certo però è che servono all’animale per rilassarsi, per dimostrare contentezza, per calmarsi in situazioni di tensione o semplicemente per ricevere cibo o coccole! Ma non solo: la frequenza delle fusa (25-150 hertz) svolge anche un’azione antidolorifica ed è addirittura in grado di riparare strappi, fratture e lesioni cutanee. 

2. Soffiare 

Durante un combattimento o più in generale quando si sente minacciato, il gatto produce un soffio simile a quello di un serpente. Lo fa per spaventare l’avversario e fargli credere di essere molto pericoloso, spesso inarcando la schiena, drizzando il pelo e mettendosi di traverso rispetto all’antagonista. Con gli esseri umani, il soffio può voler dire anche una manifestazione di dolore, stress o disagio, perciò è importante contattare il veterinario nel caso in cui diventi un comportamento frequente. 

3. Giocare a nascondino

Nascondersi dai predatori è un comportamento innato del gatto, un istinto che lo porta a intrufolarsi dentro scatole o sacchetti, spesso però lasciando le orecchie o la coda in bella vista. Ma entrare in un involucro caldo e accogliente ha anche una funzione antistress, che aiuta il nostro amico ad adattarsi meglio a un nuovo ambiente o a proteggersi se si sente minacciato. Per questo, è importantissimo che abbia sempre a disposizione una cuccia imbottita dove rifugiarsi, magari in un angolo tranquillo della casa. 

4. Strizzare gli occhi 

Se vediamo il nostro amico farci l’occhiolino o socchiudere gli occhi allora non abbiamo nulla di cui preoccuparci: nel linguaggio del gatto significa sorridere! Si tratta di un gesto amorevole e rassicurante, che i nostri pelosi possono compiere per dimostrarci il loro affetto e la loro gratitudine. Se verranno ricambiati, ce ne saranno immensamente riconoscenti! 

5. Mangiare l’erba 

In natura, ingerire erba serve ai felini per indurre il vomito ed espellere gli elementi non digeribili del cibo. Se vivono in casa e sono alimentati in modo corretto però non ha bisogno di mangiarla. Tuttavia, anche il micio più casalingo difficilmente riuscirà a resistere davanti a un vasetto di erba gatta (Nepeta cataria), poiché questo vegetale contiene nepetalattone, un surrogato dei feromoni sessuali dall’effetto molto stimolante ed eccitante.

6. Impastare con le zampe 

Da piccoli, i felini stimolano la produzione del latte materno premendo con le zampe anteriori le mammelle della mamma. Un movimento capace di indurre la produzione di endorfine, gli ormoni del benessere, che i gatti mantengono anche in età adulta ogni volta che sentono il bisogno di rilassarsi. Davanti a una superficie calda e morbida, come una trapunta o una coperta di lana (o meglio ancora, la nostra pancia), è come se ritornassero improvvisamente cuccioli, iniziando questo tenerissimo rituale spesso prima di addormentarsi. 

7. Affilare gli artigli 

Affilare gli artigli è un altro istinto felino primordiale: in natura, le unghie servono per cacciare, combattere o arrampicarsi facilmente e, per questo, devono essere sempre aguzze e taglienti. In mancanza di un tiragraffi, divani, tappeti e tende possono diventare una palestra perfetta per qualsiasi gattino, utile anche per alleviare lo stress, distendere i muscoli delle zampe e marcare il territorio con il proprio odore. 

8. Strofinarsi sulle gambe

Quando qualcuno entra nel suo ambiente, è facile che il micio cominci a strusciarsi sulle sue gambe, magari tenendo la coda dritta. Niente paura: è il suo modo di salutare! Se poi si tratta del padrone, è facile che cominci anche a spingere il musetto contro le sue mani o il viso, per dimostrargli grande affetto e felicità. Ma non è solo un rituale di benvenuto: nel linguaggio del gatto, lo strofinamento è un comportamento che permette di sentire l’odore dell’uomo e, soprattutto, di segnarlo come proprio. Un gesto fondamentale per affermare la propria intimità e fiducia nei confronti di un altro essere vivente. 

9. Pulirsi dopo le carezze

Leccarsi la pelliccia è un’abitudine felina quotidiana, una prassi del tutto normale che permette ai nostri amici di tenere il pelo pulito e renderlo impermeabile attraverso la distribuzione del sebo della pelle sul mantello. Inoltre, i gatti preferiscono avere un profumo unico e personale, per questo non è raro che, dopo una sessione di carezze, comincino a leccarsi dalla testa ai piedi per riacquistare velocemente il proprio odore naturale. 

10. Scavare la sabbia

In natura, i gatti sentono il bisogno di coprire le proprie tracce e nascondere il proprio odore per non farsi trovare da eventuali predatori. Questo è il motivo per cui tendono a fare i propri bisogni su substrati soffici e assorbenti, solitamente distanti dal luogo in cui dormono o allevano i cuccioli. È indispensabile perciò che il nostro compagno domestico abbia a disposizione una lettiera o un tappetino sufficientemente grandi e puliti, per sentirsi sicuro e a proprio agio. 


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Alice Serrone
Alice Serrone