Meglio uno psicologo o un cartomante? La stessa cosa vale al femminile, ovviamente: meglio una psicologa o una cartomante? …Beh, la risposta è: dipende da ciò che cerchi. E se non lo sai, vieni qua che ti chiariamo le idee.

NB: usiamo e useremo il termine psicologo per intendere vari specialisti della psicologia. Quindi anche psicoterapeuta e psicanalista. 

Cos’hanno in comune psicologo e cartomante?

Sebbene siano professioni lontanissime tra loro, psicologo e cartomante hanno dei punti in comune. Vediamo quali sono:

  1. entrambi offrono supporto a chi ha problemi personali;
  2. basano la loro pratica sull’ascolto e la comunicazione;
  3. cercano di comprendere le emozioni delle persone, le loro fragilità, i desideri o le paure, ma soprattutto offrono un aiuto per superare eventuali ostacoli;
  4. in entrambi i casi, la pratica (cartomantica o psicologica) funziona se si instaura un rapporto di fiducia con la persona;
  5. entrambi devono avere empatia e comprensione dell’altro, con tutte le sue differenze e sfaccettature.

Quali sono le differenze tra psicologo e cartomante?

Le differenze tra i due mestieri sono in effetti maggiori delle somiglianze. Ecco quelle principali:

  1. lo psicologo, così come lo psicoterapeuta e lo psicanalista, operano in ambito scientifico, mentre il cartomante opera più in ambito spirituale; 
  2. lo psicologo, e soprattutto lo psicoterapeuta e l’analista, fanno anni di studi universitari, tirocini e specializzazioni senza i quali non possono esercitare la professione, mentre il cartomante non ha particolari obblighi;
  3. il/la terapeuta ti offre strumenti concreti per migliorare la qualità della vita, la cui efficacia è scientificamente provata. Il/la cartomante ti dà delle suggestioni che non si basano su una scienza ma sulla spiritualità, sul simbolismo e l’intuizione;
  4. il/la terapeuta ti aiuta a raggiungere uno stato di consapevolezza scavando in profondità: nel passato, nei sogni, nei pensieri, nelle emozioni. Il/la cartomante non ti garantisce lo stesso livello di consapevolezza ma può portarti a delle intuizioni anche molto profonde;
  5. lo psicologo e la psicologa ti danno degli strumenti che ti saranno utili per tutta la vita, mentre il/la cartomante ti dà delle suggestioni valide più che altro a breve termine;
  6. dallo psicologo (e soprattutto dal terapeuta e dall’analista) devi andarci con costanza, fissando uno o più appuntamenti nell’arco della settimana per un certo numero di mesi, il più delle volte anni. Nel caso della cartomanzia, invece, non ci sono particolari regole o indicazioni sulla frequenza; 
  7. lo psicologo e la psicologa si propongono di guarirti: dai traumi, dall’ansia, dalla depressione e in generale da problematiche emotive, psicologiche e comportamentali. Il/la cartomante non ha l’obiettivo di farti guarire quanto piuttosto quello di illuminarti, di offrirti un appiglio per superare degli ostacoli, dissipare dei dubbi;  
  8. lo psicologo e la psicologa devi pagarli, ma metà del lavoro lo fai tu! Devi impegnarti per far funzionare la terapia eheh. Per far funzionare il consulto di cartomanzia invece basta instaurare un rapporto di fiducia con il/la cartomante ed essere aperto alle intuizioni che ci scatena. Spesso entra in gioco anche l’autosuggestione, ma se ci porta a migliorare va bene così.

Che succede se ho bisogno dello psicologo ma vado dal cartomante?

Nel caso in cui pensi di avere dei problemi psicologici e, invece di andare dallo psicologo o dalla psicologa vai dal/dalla cartomante, potresti non fare la scelta giusta: 

  1. perché i cartomanti non hanno le ‘carte’ per risolvere i problemi psicologici… certamente ne hanno altre;
  2. rischieresti di rimandare la risoluzione dei tuoi problemi e magari di peggiorarli;
  3. potresti entrare in un circolo vizioso per cui diventi dipendente dal consulto delle carte senza mai, di fatto, risolvere realmente i tuoi problemi;  
  4. poiché quando si sta male si è spesso confusi e fragili, rischieresti di assecondare delle paure o dei risentimenti compiendo azioni che peggiorano le cose. 

Se vado da un cartomante vuol dire che sono superstizioso? 

Se vai da un cartomante non sei per forza superstizioso o superstiziosa: dipende da come ti poni. 

Forse, se credi che la cartomanzia possa darti con certezza tutte le risposte che cerchi, anche in relazione alle questioni più importanti della vita allora forse sì, sei un po’ superstizioso/a. 

La cartomanzia è una forma di predizione basata su un sistema simbolico, non sul metodo scientifico come la psicologia, la psicoterapia e la psicanalisi. 

Le risposte che dà la cartomanzia non sono oggettive ma frutto dell’interpretazione della/del cartomante. Inoltre non si sa con certezza quali possano essere gli effetti di quest’interpretazione su di noi. Non ci sono quindi delle probabilità di causa-effetto.

Se sei disposto o disposta ad accettare tutto questo, cioè se ti approcci alla cartomanzia senza prenderla troppo sul serio, un po’ per gioco e per curiosità, allora non sei una persona superstiziosa. 

Perché dovrei preferire la psicologia alla cartomanzia? 

Innanzitutto, non devi preferire per forza la psicologia alla cartomanzia. 

Se cerchi un conforto temporaneo, degli input particolari, dei segni presi da un universo di simboli e credenze soprannaturali, allora la cartomanzia va benissimo. Va meno bene se pretendi che la cartomanzia possa risolvere problematiche psicologiche ed emotive profonde: allora sì, in questo caso sarebbe meglio una terapia psicologica.

Perché dovrei preferire la cartomanzia alla psicologia?

Anche qui: non devi preferire la cartomanzia alla psicologia. 

Se vuoi delle risposte veloci, un conforto immediato, delle suggestioni rassicuranti rispetto a un momento di incertezza che stai vivendo allora chiedi pure il consulto delle carte!

Se invece ti rendi conto che devi cambiare qualcosa nel profondo di te stessa o te stesso, allora c’è bisogno di un lavoro terapeutico che duri nel tempo, con un/una professionista che sappia esattamente com’eri, come sei e il più possibile come sarai.   

Come faccio ad essere sicuro che una terapia psicologica risolva i miei problemi?

Non puoi essere sicuro al 100% che la terapia psicologica risolva i tuoi problemi, però è il metodo che offre più garanzie. Perché? Beh perché è stato dimostrato. Dire che la psicologia è una scienza vuol dire fondamentalmente che la sua efficacia è stata provata nel corso di più di un secolo. 

Nello specifico, la psicologia è una scienza perché:

  1. si basa sul metodo scientifico, che consiste in:
  • studio sistematico, nel nostro caso dei processi mentali e del comportamento umano;
  • formulazione di ipotesi che si possono testare, ad esempio: Ipotesi A: la psicoterapia riduce i sintomi depressivi nell’arco di sei settimane. Questo si può mettere alla prova. Ipotesi B: le carte dicono sempre la verità. Questo non si può mettere alla prova; 
  • esperimenti ripetibili, cioè che possono essere ripetuti anche da altri;
  • controllo delle variabili e comprensione delle cause degli eventi;
  • pubblicazione dei risultati delle ricerche e revisione da parte degli esperti del settore;
  1. è fatta di dati osservabili e misurabili, non opinioni o intuizioni;
  2. permette di fare previsioni, cioè ti fa dire: Se succede A, allora probabilmente succederà anche B;
  3. produce una conoscenza verificabile e replicabile. Cioè se una psicoterapeuta formula una teoria, un’altra terapeuta, per poterla confermare, deve testarla su altri pazienti.

Insomma, quello che dice e fa il/la terapeuta non è mai casuale ma è frutto di studi e di teorie verificate nel tempo.

Anche quello che afferma il/la cartomante è frutto di studi, anche se le sue teorie non sono verificate su base scientifica. Ci si affida piuttosto alle carte, al caso che non è mai solo il caso, al destino, a un universo di simboli che va solo decifrato. 

Come faccio a capire se uno psicologo è bravo?

Innanzitutto controlla che sia iscritto all’albo. Ogni regione italiana ha l’elenco online. Una volta verificato questo (e quindi appurato che non è un truffatore o una truffatrice), puoi dire che uno psicologo è bravo se: 

  1. ti fa sentire visto/a, ascoltato/a e al sicuro. Se non ti giudica, dà valore a quello che dici e ti fa sentire in completa libertà di esprimere ciò che vuoi;
  2. ti lascia parlare, più che parlare lui o lei;
  3. non ti dice cosa devi fare ma ti dà degli strumenti affinché sia tu a prendere le decisioni;
  4. rispetta i tuoi tempi: non ti forza a dire ciò non ti senti di dire, né di fare ciò che non ti senti di fare;
  5. se non ti dà buca, non è distratto o distratta mentre parli, si dedica a te e si impegna affinché il momento della terapia sia quasi sacro;
  6. non ti fa dipendere da lui o lei, anzi ti aiuta ad avere l’autostima giusta per affrontare la vita in autonomia;
  7. se vedi che grazie alla terapia qualcosa in te sta cambiando in meglio, ad esempio se ti senti più serena o sereno e se gestisci certe situazioni con maggiore equilibrio, allora vuol dire che lo/la psi è bravo/a. 

In realtà, uno psicologo può essere bravo ma non adatto a te.

In questo caso, per capirlo devi lasciarti guidare più che altro dal tuo intuito. Ad esempio, all’inizio puoi chiederti: mi ispira più un maschio o una femmina? Una persona giovane o  anziana? E nel corso della prima telefonata o prima seduta puoi chiederti: mi dà fastidio come parla? Come mi guarda? Mi piace il modo in cui mi sorride o non mi sorride? 

Il primo incontro soprattutto è fondamentale per capire se una persona ci ispira o no. In certi casi ce n’è bisogno anche più di uno.

Come faccio a capire se un cartomante è bravo?

Forse la risposta qui è ancora più difficile, ma ci sono sicuramente dei segnali che possono aiutarci a capire meglio chi è che abbiamo davanti. 

Un/a cartomante è bravo/a se:

  1. non ti fa domande per poi ripetere quello che hai detto, ma esprime direttamente una teoria entrando nel dettaglio;
  2. ti fa entrare nel vivo di una questione a te cara, spingendoti a riflettere, a sentire, ad affinare la tua visione delle cose;
  3. ti lascia libero/a e non ti manipola, non ti dà l’impressione che ti vuole controllare;
  4. non ti chiede dei soldi (soprattutto se sono tanti) in cambio di qualcosa che non si può verificare, ad esempio per toglierti il malocchio o per fare un incantesimo d’amore;
  5. non vuole renderti dipendente da lui/lei, dicendoti ad esempio di tornare una volta a settimana;
  6. non ti ricatta e non ti minaccia, per esempio sul fatto che se non farai una certa cosa avrai serie conseguenze.

Come per lo psicologo, anche qui vale la questione dell’intuito. La cartomante o il cartomante ti deve ispirare fiducia a pelle: non puoi andare da qualcuno che ti mette a disagio, che non ti piace, che non ti trasmette good vibes. Un po’ tipo in amore o in amicizia, insomma. 

Conclusioni: meglio lo psicologo o il cartomante?

  • Se vuoi lavorare davvero su di te, affrontare problemi seri, raggiungere un certo benessere mentale e una certa crescita emotiva: vai dalla psicologa o dallo psicologo!
  • Se cerchi delle risposte immediate sulla tua vita personale, che attingano alla magia e alla spiritualità: vai dal/dalla cartomante!

Credits per le immagini: pixabay.com, Vfintarts, Sammy-Sander, Mikewildadventure, RosieLea, stux, Anemone123, wal_172619

Teresa Lucente
Teresa Lucente