Ti è mai capitato di ritrovare in un borsello, magari dimenticato in qualche cassetto, una vecchia moneta? Di acquistarla sul banco di un mercatino dell’usato o in un negozio dell’antiquariato? Ti sei mai chiesto la sua provenienza, o quanto e se fosse rara? Se si, allora sei nel posto giusto, perché in questo articolo parleremo del valore delle monete – e con questo non intendiamo certo il loro potere d’acquisto -.

Sebbene possa sembrare un paradosso, infatti, come oggetti da collezione anche quelli che chiamiamo comunemente “soldi” hanno un prezzo, e direttamente proporzionale alla loro rarità. Per questo, esistono i collezionisti di monete, gli studiosi e gli appassionati di quella che è chiamata la numismatica, cioè la scienza che studia e classifica le monete dal punto di vista storico e artistico. Ma quali sono le più difficili da reperire e quanto valgono?

Le Lire più ricercate dai collezionisti

Le abbiamo lasciate all’inizio del nuovo millennio con l’avvento dell’Euro, ma le Lire restano un tassello importante della storia del nostro paese, e non soltanto a livello affettivo. Come oggetti caduti in disuso nella quotidianità, infatti, le Lire sono diventate col tempo introvabili, quindi rare, e presto protagoniste di collezioni da capogiro, per il loro valore economico.

Da gennaio del 2002, c’è chi ha cominciato una vera e propria ricerca: una caccia a quelle più difficili da trovare. Ovviamente, come per ogni moneta antica, il valore non è dato solo dalla data di emissione della stessa e dalla sua tiratura, ma dal suo stato di conservazione. Migliori saranno le condizioni della moneta in questione, insomma, più varrà. Tra le Lire che valgono di più allora eccone qualche esempio.

Nel 1958 venne messa in circolo forse la più iconica tra le monete italiane: la 50 Lire, sul cui dorso era inciso il nudo con il martello. Seppure ne furono prodotte oltre 800 mila esemplari, oggi questa moneta è da considerarsi piuttosto rara, tanto che il suo valore oscilla fra i 20 e i 2000 euro.
Altro caso è quello delle 10 Lire del 1946 e del 1947, col cavallo alato sul retro o il ramoscello di ulivo. Se conservate in ottime condizioni, queste due monete, di cui pochi esemplari in circolazione, possono valere addirittura fra i 4.000 e i 6.000 euro!
Terza moneta che vi segnaliamo poi, abbastanza semplice da rintracciare, è la celebre 100 Lire del 1955. Anche se molto diffusa, se in buono stato pare che possa fruttare, infatti, fino a 1200 euro.

Euro: dall’errore che costa caro alle commemorazioni

Il fatto che lo si usi ogni giorno, non impedisce poi all’Euro, o almeno a qualche suo esemplare, una certa rarità da collezione. Anche la moneta europea corrente ha il suo valore, sempre calcolato in base alla tiratura e alla reperibilità.
Caso clamoroso, nato da un errore di stampa della zecca di Stato, è quello ad esempio della moneta da 1 centesimo, sul cui retro appare la Mole Antonelliana (di norma sulla moneta da 2 centesimi) anziché Castel del Monte. Corretta troppo tardi, la svista, ormai in circolazione su una quantità ridotta di monete, è quotata oggi tra i 2.500 e i 3.000 euro.

Stessa sorte anche per una speciale tipologia di 2 euro: quella coniata dal principato di Monaco nel 2007. A commemorazione del 25esimo anniversario della morte di Grace Kelly, moglie del principe Ranieri, la moneta che ne riporta l’effigie, in soli 2.000 esemplari, può valere tra i 2.000 e 2.500 euro.

Le monete più rare e costose al mondo

Ma il re degli hobby, nome con cui chiamano il collezionismo di monete, è davvero in grado di raccogliere e raccontare storie ancora più incredibili. Come quella di un dollaro coniato negli Stati Uniti nel 1834, come dono diplomatico per sovrani, sultani e imperatori, di cui esistono solo quindici esemplari al mondo, che una volta fu venduto per oltre due milioni di euro. C’è, inoltre, la famosissima asta della Flowing Hair Silver Dollar del 1794, la moneta che tutt’ora detiene il record mondiale per prezzo di vendita. Fabbricata a Philadelphia, all’interno della prima zecca americana, fu battuta nel 2013 per una cifra che andava oltre i 10 milioni di dollari!
Spostandosi dagli Stati Uniti, poi, si arriva alla prima moneta non americana venduta a prezzo da record. Si tratta di quella coniata dal califfo arabo della dinastia Omayyade, uno dei quattro califfati più importanti dopo la morte di Maometto. Emessa attorno al 700 e completamente in oro, la moneta è stata venduta ad un acquirente anonimo, nel 2016, alla “modica” cifra di 6 milioni di dollari, per una collezione europea privata.

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Non resta che citare, infine, la moneta sempre in oro, ma di epoca romana, venduta qualche anno fa, raffigurante il volto di Marco Giunio Bruto. Legata alla storia delle Idi di marzo e all’assassinio di Giulio Cesare, mai prima del 2020 una moneta antica era stata valutata tanto: per una cifra, cioè, che sfiora i tre milioni di sterline, pari a 3,5 milioni di dollari. E se ti stai chiedendo il motivo è perché, oltre ad essere stata conservata perfettamente, questa moneta conta al mondo soltanto altri due esemplari gemelli.

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Francesca Rossi
Francesca Rossi