
Lo stile di guida non dice qualcosa solo sul rapporto tra automobile e conducente, ma anche sull’ambiente di guida e sulla personalità del guidatore. In Europa e nel mondo sono stati fatti molti sondaggi per disegnare diversi profili. Pare che nel nostro Paese il segmento più rappresentativo sia quello del guidatore esperto e di quello dinamico. Ma vediamo quali sono gli altri profili secondo uno studio del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Roma “La Sapienza”. Qual è il tuo?
In uno stile di guida tendente all’attenzione avremo il conducente prudente e quello iper-sicuro. Questi due profili sono caratterizzati da una generale serenità di chi si mette alla guida, dalla convinzione di avere tutto sotto controllo e una buona fiducia nelle proprie capacità. Il rispetto del Codice della Strada permette di avere un’idea razionale degli incidenti stradali e delle possibilità di incorrere in uno di questi, perciò questo tipo di guidatore percepisce di avere le capacità per evitarli. Non bisogna immaginare questo tipo di stile come legato alla lentezza su strada, anzi: i conducenti convinti delle proprie capacità possono amare l’alta velocità e perseguirla, poiché certi di saperla gestire.

A questi profili possiamo aggiungere quelli emersi dalla ricerca “Drive On”, proprosta da Shell e condotta su un campione di 9mila automobilisti in 9 diversi Paesi. I profili che qui si inseriscono sono quelli del guidatore esperto (a suo agio dentro e fuori la routine, preciso, concentrato), di quello amichevole (responsabile e a suo agio nei viaggi in compagnia), e di quello spensierato (amanti del senso di libertà alla guida, sono quelli a cui piace guidare senza una meta precisa mantenendo un comportamento attento).
Il guidatore esperto (in Italia il 21,5% degli oltre 1000 intervistati, linea con la media europea), in particolare, si caratterizza come alla ricerca della perfezione. Per questo ha esigenze particolari sia in termini di sicurezza che di precisione: per questo tipo di guidatore è fondamentale sentirsi pienamente in controllo di tutte le funzioni e delle specifiche tecniche del veicolo.
Tra gli stili tendenti all’aggressività abbiamo quelli che, pur basandosi sul rispetto del Codice della strada, provano una costante rabbia verso gli ostacoli e gli altri veicoli o automobilisti (ansioso-arrabbiato). Oppure: un comportamento (nello studio considerato comunque uno stile) di tipo a rischio non si preoccuperà di rispettare del tutto il Codice della strada a causa del suo temperamento egocentrico – per questo considererà gli incidenti come frutto del caso e giustificherà le proprie trasgressioni. Oppure, rientrerà in uno stile aggressivo il conducente per cui il Codice stradale rappresenta un ostacolo, poiché ricerca sensazioni forti e considera gli altri automobilisti un ostacolo che non può che provocare nervosismo – in questo caso, la considerazione nei confronti degli altri veicoli su strada sarà pari a zero e tenderà a viaggiare ad alta velocità.

Tra gli stili aggressivi abbiamo anche quello dei dinamici. Gli italiani si sono mostrati più dinamici rispetto agli altri otto Paesi coinvolti nella ricerca di Shell “Drive On”. Più dinamici rispetto agli altri automobilisti europei (11,9% vs 10,1%) vuol dire che in Italia abbiamo più guidatori amanti dell’adrenalina e alla ricerca di esperienze che procurino sensazioni forti, anche se non sempre a scapito della sicurezza. La frustrazione che questo tipo di profilo di guida può incontrare è quella del traffico, ovvero la condizione di guida più frequente per gli automobilisti italiani (44% vs 26% della media europea).
Qual è il mio stile di guida?
Per capire in quale profilo si rientra, basta porsi una serie di domande. Da quando hai la patente, ti è mai capitato di chiederti:
- Quanto fai attenzione all’uso della freccia?
- A che punto della linea di stop ti fermi? Molto prima, appena prima o dopo?
- Quanto spesso fai manutenzione? Hai idea dello stato delle tue gomme?
- Entri piano nelle curve o freni all’ultimo?
- Quanto carburante consumi in media?
- Qual è il tuo rapporto con l’acceleratore?
- Quanta pazienza hai nei confronti degli imprevisti?
Come guidano gli europei?

In Germania si può andare veloce quanto si vuole. Infatti, circa il 70% delle autostrade tedesche non hanno il limite di velocità. Ma le strade possono essere così trafficate che s’impone comunque un limite. Inoltre, gli automobilisti tedeschi tendono all’ordine e alla pianificazione – lo dichiara il 44% dei guidatori tedeschi. Gli automobilisti francesi, invece, preferiscono guidare piano quando attraversano paesaggi nuovi, per goderseli – per questo sono molto tendenti all’esplorazione. Precisi come un orologio, gli svizzeri hanno un limite di 25km/h a partire dai 120km/h massimi prima che scatti la multa, misurata sul reddito del guidatore: nel 2010 uno svedese che guidava in Svizzera ha dovuto pagare una multa di 782.000 euro per una guida di 290km/h.
In conclusione
Tieni a mente che uno stile di guida corretto migliora l’efficienza del veicolo e ti mette al sicuro dalle infrazioni. Se ti sei accorto di dover migliorare alcuni punti del tuo stile di guida, parti dall’osservanza del Codice della strada e informati sui corsi di guida sicura.
Credits
- pixabay