
Oggi è la Giornata Internazionale dello yoga. Sapete perché è stato scelto proprio questo giorno? Perché oggi è il solstizio d’estate, giorno in cui, secondo la tradizione indù, la divinità Shiva iniziò a trasmettere i propri insegnamenti. Ad oggi lo yoga è praticato in tutto il mondo e viene considerato, da noi occidentali, un vero e proprio sport da praticare nelle palestre. In realtà, è una pratica antichissima che fa la sua comparsa tra il VI e il IV secolo a.C. (o avanti era volgare, se vogliamo essere corretti). Con questo termine, si indicano le pratiche ascetiche e meditative e ed è un mezzo di realizzazione spirituale.
Ma perché lo yoga, tolto il suo aspetto di culto, ci fa così bene?
Intanto, non è solamente una disciplina fisica: nasce, infatti, da precetti che insegnano come dovremmo vivere con noi stessi e con gli altri. Dunque, non è solo uno sport che pratichiamo nella nostra palestra, ma contiene in sé anche un modo di vivere nel mondo e di stare a contatto con la propria interiorità. I precetti di cui vi parlo si chiamano Yama e Nyama (ciò che non bisogna fare e ciò che bisogna fare).
La pratica è sia muscolare che mentale. Lo yoga agisce sui nostri muscoli attraverso la pratica degli Asana (cioè le diverse posizioni). Gli Asana possono essere di allungamento, di inarcamento, di torsione e di forza. Attraverso essa, il muscolo si rafforza e si allunga, le ossa hanno dei benefici collegati al rafforzamento del muscolo e si ha giovamento a livello posturale: con il ripetersi delle stesse posizioni (è importante che siano sempre corrette) si intensifica la memoria motoria e il nostro corpo, soprattutto la schiena, assume una corretta postura.

A livello psicologico, inoltre, si hanno dei benefici dati innanzitutto dalla produzione di endorfina (come in tutte le attività fisiche), l’ormone che condiziona il nostro benessere e la nostra felicità. La pratica dello yoga utilizza il respiro come forma di meditazione, attraverso il Pranayama, cioè il respiro controllato: nei momenti di stress quotidiano, ci permette di portare tutta l’attenzione al nostro respiro, concentrandoci su quello e non sui nostri problemi e sulle cose che ci opprimono. Si fa meditazione durante tutta la pratica, anche mentre si fanno gli Asana dinamici, perché concentriamo la nostra attenzione sull’allineamento del corpo e, come sempre, sul respiro che è una parte fondamentale della pratica.
Ci sono tanti tipi di yoga che potete praticare, dai più antichi ai più recenti: infatti, con la riscoperta di questa disciplina, soprattutto da parte dell’occidente, si sono sperimentati nuovi tipi di yoga. Tutti possono variare in base all’intensità: ci sono diversi stili, dunque, in base alla dinamicità della pratica e alla durata.
Ecco un piccolo elenco di quelli principali:
- Hata Yoga: si rifà alla tradizione; si focalizza sugli Asana e sul rilassamento del corpo.
- Iyengar Yoga: si concentra sull’allineamento del corpo; usa numerosi attrezzi ed è un tipo di yoga molto statico.
- Vinyasa Yoga: è un tipo di yoga più dinamico; si passa da una posizione all’altra senza pause.
- Kundalini Yoga: comprende sequenze di Asana, tecniche di respirazione, canti e meditazione. Le classi sono molto diverse fra loro: le sequenze di Asana sono intense, mentre quelle in cui viene praticata la meditazione sono calme.
- Power Yoga: è nato negli ultimi anni; è caratterizzato da un allenamento rigoroso che sviluppa sia forza che flessibilità ed è un’attività fisica molto impegnativa.

Ovviamente ce ne sono tanti altri. Scegliete quello che vi sembra fare al caso vostro. Io ho spaziato tra lo Hata Yoga e lo Iyengar Yoga e in entrambi ho trovato giovamento mentale e fisico: non ho mai smesso di praticarlo.
Dunque, fare yoga ci fa bene per vivere ogni giorno con serenità e per scacciare via lo stress che inevitabilmente ci portiamo addosso.

Se volete iniziare ad avvicinarvi a questa pratica, vi consiglio dei corsi.
E qui trovate le attrezzature che vi servono per praticare (il tappetino è fondamentale):
Namasté!
Bianca Giacalone
Credits:
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