Tra i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici nel nostro paese ci sono anche quelli rivolti ai genitori, ovvero la possibilità di assentarsi dal lavoro quando nasce un figlio o una figlia. Parliamo del congedo di maternità, di paternità e di quello parentale… ma qual è la differenza?
Il congedo di maternità
Il congedo di maternità è un congedo obbligatorio dal lavoro che spetta alle madri lavoratrici. Si tratta di un periodo di cinque mesi a cavallo del parto, che va dalla gravidanza ai primi mesi di vita della neonata o del neonato. Possono essere ad esempio due mesi prima la data presunta del parto e tre dopo, uno prima e quattro dopo oppure tutti e cinque dopo.
In pratica, la maternità permette a una lavoratrice di assentarsi dal lavoro e percepire comunque una retribuzione. Possono usufruirne le lavoratrici dipendenti o autonome, comprese quelle iscritte alla gestione separata.
Questo congedo è un modo per tutelare la salute della donna prima e dopo il parto, ma anche per fare in modo che possa assecondare i bisogni della neonata o del neonato.
Il congedo di paternità
Il congedo di paternità è un congedo obbligatorio che spetta ai padri lavoratori. Si tratta di un periodo di dieci giorni che ha a disposizione un lavoratore che ha appena avuto una figlia o un figlio, affinché possa prendersi cura di lei o di lui percependo comunque una retribuzione.
Come potete immaginare, sebbene il periodo della paternità non sia lungo come quello della maternità, si tratta comunque di un modo per dimostrare che non sono solo le madri a dover badare ai marmocchi. La responsabilità dei figli e delle figlie è di entrambi i genitori… siete d’accordo?
I dieci giorni possono essere presi in un arco di tempo che va dai due mesi prima della data presunta del parto fino ai cinque mesi successivi alla nascita della figlia/figlio, anche durante la maternità della madre lavoratrice.
Il congedo parentale
Il congedo parentale è un congedo che entrambi i genitori possono prendersi dal lavoro, percependo comunque una retribuzione. A differenza della maternità e della paternità, si tratta però di un congedo facoltativo, non obbligatorio.
Hanno diritto al congedo parentale sia le madri che i padri… anche se oggi sarebbe forse più corretto parlare di genitore 1 e genitore 2 (ve lo ricordate il tormentone?). Oggi infatti ci sono famiglie che hanno due mamme o due papà, e in generale che non sono rappresentate dalla coppia madre-padre, quindi potremmo anche usare dei nomi più adatti…
Il congedo per i neo-genitori spetta in ogni caso per diversi mesi, continuativi o frazionati:
- per le madri (chiamiamole genitori 1) può essere di massimo 6 mesi;
- per i padri (chiamiamoli genitori 2) idem, anche se in alcuni casi può arrivare a 7;
- per i genitori soli può essere di massimo 11 mesi.
I genitori possono prendere il congedo parentale anche contemporaneamente; il periodo complessivo di congedo tra i due, però, non deve superare i dieci mesi.
Per avere un’idea più dettagliata su questi tipi di indennità, comprese le informazioni sulle regole da seguire e le retribuzioni che spettano ai neo-genitori, vi consigliamo di andare sul sito dell’Inps o rivolgervi ai Caf di riferimento. Nel frattempo, potete leggere i nostri consigli su come trovare una brava babysitter o su come andare in vacanza con i figli sul nostro amato blog.
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