
L’armocromia è una disciplina che si basa su come determinati colori si sposano, più o meno bene, con le caratteristiche individuali di una persona ( es: l’incarnato, il colore degli occhi e dei capelli).
Negli ultimi anni, questa disciplina ha guadagnato sempre più popolarità non solo nel campo della moda, ma anche in vari ambiti lavorativi, offrendo benefici che vanno oltre l’aspetto estetico.

Che cos’è l’armocromia e perché è utile
- Temperatura (caldo o freddo)
- Valore (chiaro /scuro)
Partendo dalla temperatura Itten divide i colori in colori caldi ed in colori freddi. I colori caldi sono quelli a base gialla, i colori freddi sono a base blu”.
Ecco perché determinati colori stanno meglio ad una persona rispetto ad un’altra, questo vuol dire che, non tutti i colori, stanno bene su tutti i tipi di pelle e che ogni incarnato avrà la sua palette colori di riferimento.

Le quattro stagioni dell’armocromia
Le quattro stagioni dell’armocromia sono: inverno, estate, primavera e autunno.
Insomma, dicci che stagione sei e ti diremo che palette colore hai. Questo vuol dire che, per l’armocromia, ad ogni stagione corrisponde una specifica palette colori.

L’armocromia nel mondo del lavoro
L’armocromia può risultare un’arma perfetta per fare la differenza in ambito lavorativo. Non solo ti aiuterà a presentarti al meglio, ma migliorerà nettamente la percezione che gli altri avranno di te.
L’armocromia può essere utilizzata per costruire un’immagine aziendale vincente. Provare per credere!
È risaputo, infatti, che indossare determinati colori, anche solo durante un colloquio, può giocare un ruolo fondamentale.

In conclusione possiamo dire che l’armocromia, se sfruttata nel modo corretto, può giocare un ruolo fondamentale sia nella vita privata sia in quella professionale. Comprendere a pieno il potenziale del colore e dei corretti abbinamenti cromatici può migliorare la percezione di noi stessi e aiutarci a gestire meglio le prime impressioni soprattutto a livello lavorativo.
Provare per credere!
Crediti per le immagini: Robert Katzki su Unsplash, Pixelshow per canva pro, alfexe da getty images per canva pro, Denise Chan su Unsplash, Jess Bailey su Unsplash