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Questa è una storia che inizia con C’era una volta, ma non si tratta di una fiaba. Non ci sono principesse da salvare, draghi da cavalcare, streghe e fate con cui fare magie. Non c’è niente in questa storia. Quindi C’era una volta il nulla più assoluto, il vuoto, il buio. Un uomo e una donna correvano nella notte: tra le braccia di lei piangeva un bambino appena nato, avvolto nelle fasce. Dietro di loro soldati dell’Impero Romano gridavano e ridevano: Erode aveva ordinato di catturare tutti i bambini, portarli nella piazza, tagliargli la gola per far sgorgare il loro sangue sui ciottoli. Nessuno andava risparmiato: tra di loro, avevano detto i Magi, si nascondeva il figlio di Dio, re dei Giudei. La blasfemia e il potenziale usurpatore andavano eliminati all’istante, non si poteva aspettare un minuto. Tutte le truppe vennero mandate a caccia: Gesù doveva morire.

E così c’erano una volta Giuseppe e Maria, in fuga dai soldati. E mentre correvano nel bosco, videro una spaccatura nella roccia. Lì non li avrebbe trovati nessuno pensarono entrando. Forse si erano salvati dai soldati, ma c’era qualcosa di ben più spaventoso ad attenderli. Nel vuoto e nel buio migliaia di creature a otto zampe cominciarono a muoversi verso l’ingresso della grotta e chiusero l’entrata con fili grigi. Poi, tutte insieme, si voltarono a guardarli: erano centinaia e migliaia di ragni.

I ragni come simbolo del Male

L’aracnofobia è una delle paure più diffuse nel mondo. Non è un caso se i ragni sono utilizzati come i Mostri più difficili da affrontare, che rappresentano il male assoluto. Tolkien mette Shelob sul percorso di Frodo e Sam: è l’ultimo ostacolo che rimane prima di entrare a Mordor. Dopo questo Ragno gigante rimane solo il Signore Oscuro da sconfiggere. Anche Stephen King utilizza il Ragno come incarnazione del Male:

Beverly cominciò a strillare, avvinghiandosi a Bill, mentre It correva verso di loro calandosi a precipizio dal rarefatto sipario della sua ragnatela, Ragno da incubo venuto da oltre il tempo e lo spazio, creatura inimmaginabile persino nelle fantasie più ardite dei supplizi perpetrati negli infimi gironi dell’inferno. No, pensò freddamente Bill. Non è nemmeno un Ragno. Non proprio. Questa è solo la forma che It ha preso a prestito dalle nostre menti. Solo quanto di più vicino le nostre menti sappiano accettare alla vera essenza di It.

La storia che abbiamo narrato prima non è presente nei Vangeli, ma è una leggenda molto diffusa nei paesi dell’Est Europa. Le versioni sono due: la prima vuole che i ragni abbiano cominciato a tessere la ragnatela per chiudere la caverna nella quale Gesù, Giuseppe e Maria si erano nascosti, non per mangiarseli vivi come avrebbe fatto Shelob, ma semplicemente per proteggerli. La seconda versione, invece, vuole che i ragni abbiano creato un bozzolo intorno al solo Gesù, in modo da attutire i suoi lamenti e nasconderlo alla vista dei soldati. Senza un bambino da uccidere l’inseguimento fu interrotto e la famiglia divina fu salva.

In Polonia, invece, la tradizione vuole che i ragni crearono una coperta di ragnatela per proteggere Gesù dal freddo (anche se, come abbiamo appurato nell’articolo Gesù è nato davvero a Natale? pubblicato su Baklog sappiamo che è nato in primavera). Per questo motivo, nei paesi dell’Est Europa sugli alberi si appendono ragnatele con tanto di ragni come simbolo della natività.

shelob signore degli anelli

Appendi una ragnatela sull’albero di Natale

Non solo in Polonia ma anche in Germania, Ucraina e Finlandia tra gli aghi di pino troviamo le ragnatele e i ragni come decorazioni: la versione più comune di questa storia vuole che in una piccola casa, una famiglia fece l’albero di Natale decorandolo con palline e festoni molto colorati, era l’albero più bello che si fosse mai visto nel villaggio, avrebbe sicuramente vinto l’annuale premio per le migliori decorazioni. Nella notte, le luci e i colori attirarono i mille occhi di una famiglia di ragni che viveva nelle intercapedini della casa: erano talmente meravigliati che cominciarono a saltellare da un ramo all’altro dell’albero intrecciando milioni di fili di ragnatela. Il mattino dopo la famiglia si risvegliò con questa sorpresa: la ragnatela aveva reso l’albero unico!

decorazione natalizia con ragno

La versione più triste di questa storia, con un bel finale, parla di una famiglia molto povera che non poteva permettersi alcuna decorazione: furono i ragni nella notte a decorare l’albero con le ragnatele che permise alla famiglia di avere un bel Natale.

Quest’anno quindi, puoi appendere anche tu delle decorazioni a tema (magari rispolverando quelle di Halloween): i ragni sono simbolo di fortuna e di rinascita. Possono fare paura, è vero. Ma il Natale non è forse un buon momento per far uscire i mostri dall’armadio?

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Calendario dell’avvento di Bakeca: Puntata 1

Bibliografia e crediti:

  • Holidappy
  • Wikipedia
  • It – Stephen King
  • Gallery.world
  • imagesvc.meredithcorp.io
Giada Guerreschi
Giada Guerreschi