Trasferirsi alle Canarie per lavoro è un’opzione che attira sempre più italiani in cerca di un cambio di vita, un clima migliore e condizioni lavorative più flessibili. Queste isole, parte integrante della Spagna ma con uno statuto speciale, offrono una combinazione interessante tra fiscalità agevolata, basso costo della vita e uno stile quotidiano rilassato ma dinamico.

Tuttavia, il trasferimento richiede una preparazione accurata, soprattutto se l’obiettivo è stabilirsi a lungo termine con un impiego regolare o come libero professionista. È importante conoscere il funzionamento del mercato del lavoro locale, i documenti necessari per lavorare legalmente, i settori più attivi e le città con maggiori opportunità.

L’idea romantica di trasferirsi al caldo va affiancata a un approccio pratico e informato. In questo articolo vediamo allora punto per punto tutto ciò che devi sapere prima di fare le valigie, con link utili e indicazioni concrete su come muoversi tra burocrazia, contratti, offerte di lavoro e costi reali.

Trasferirsi alle Canarie: com’è il mercato del lavoro

Il mercato del lavoro alle Canarie ha peculiarità che vanno capite prima di prendere qualsiasi decisione. Sebbene le isole appartengano alla Spagna e dunque al contesto europeo, presentano alcune differenze economiche importanti rispetto alla Penisola.

La disoccupazione è più elevata rispetto alla media nazionale, soprattutto tra i giovani e in alcune zone meno turistiche. Tuttavia, ci sono settori in forte crescita e una domanda costante in ambiti specifici come turismo, assistenza alla persona, logistica, edilizia e professioni digitali.

Trasferirsi alle Canarie

Le opportunità sono maggiori nelle due isole principali, Tenerife e Gran Canaria, dove si concentrano sia le strutture amministrative sia la maggior parte delle aziende. Va detto che trovare un impiego stabile può richiedere tempo, specialmente se non si conosce bene la lingua.

Il primo passo è informarsi sui settori che offrono reali possibilità di inserimento e agire con un piano chiaro e flessibile, considerando anche l’opzione del lavoro autonomo o da remoto.

I settori con più opportunità lavorative alle Canarie

Chi desidera trasferirsi alle Canarie e lavorare stabilmente deve puntare sui settori che mostrano maggior dinamismo e richiesta di personale.

Il turismo è, senza dubbio, il motore principale dell’economia isolana. Hotel, ristoranti, strutture ricettive, tour operator e servizi correlati offrono lavoro durante tutto l’anno, grazie al flusso costante di turisti da tutta Europa. Anche la ristorazione è sempre alla ricerca di cuochi, camerieri, baristi e receptionist, specialmente se multilingue.

Ma le Canarie non sono solo mare e vacanze: negli ultimi anni si è verificata una crescita importante nel settore digitale. Sempre più aziende tech e startup scelgono di insediarsi qui, attirate dal regime fiscale vantaggioso e dall’ecosistema favorevole al lavoro da remoto. Ciò ha generato una domanda crescente di sviluppatori, marketer digitali, social media manager e designer.

Altri settori in crescita sono l’assistenza sanitaria (con richiesta di personale qualificato) e l’edilizia, in particolare per progetti turistici e abitativi. Anche il commercio e la logistica stanno vivendo un’espansione, grazie alla posizione strategica delle isole nel traffico tra Europa, Africa e America Latina.

Con un profilo professionale aggiornato e una buona conoscenza dello spagnolo, trovare lavoro è assolutamente possibile.

Trasferirsi alle Canarie

Coworking e networking professionale: le Canarie per freelance e startup

Uno degli aspetti più interessanti del trasferirsi alle Canarie da libero professionista o lavoratore remoto è la vasta rete di spazi coworking e comunità professionali presenti nelle isole.

Soprattutto a Las Palmas de Gran Canaria e Santa Cruz de Tenerife, si trovano numerosi hub per digital nomad, startup e imprenditori che vogliono lavorare in ambienti stimolanti, con tutti i servizi necessari: postazioni flessibili, sale riunioni, connessione ad alta velocità e aree relax. Questi spazi non sono solo uffici, ma veri centri di scambio e collaborazione.

Organizzano regolarmente eventi, corsi, aperitivi professionali e incontri di networking. Se stai pensando di trasferirti da solo e non vuoi isolarti, sono il luogo ideale per conoscere altre persone, trovare potenziali collaboratori e perfino clienti.

Alcuni spazi sono specializzati in settori verticali come il marketing, la sostenibilità, la blockchain o il design. Inoltre, esistono anche comunità online che facilitano il primo inserimento e aiutano nella gestione pratica della vita alle Canarie.

Documenti per lavorare: NIE, permesso di soggiorno e sicurezza sociale

Trasferirsi alle Canarie per i cittadini UE è relativamente semplice sotto il profilo legale, ma richiede alcuni passaggi burocratici fondamentali. Il documento principale è il NIE (Número de Identificación de Extranjero), un codice personale necessario per qualsiasi attività ufficiale in Spagna, dalla firma di un contratto di lavoro all’apertura di un conto bancario.

Il NIE può essere richiesto direttamente in Spagna presso le comisarias della Policía Nacional, oppure tramite i consolati spagnoli in Italia. Una volta ottenuto il NIE, è necessario registrarsi come residente e iscriversi alla Seguridad Social, che garantisce accesso all’assistenza sanitaria pubblica e al sistema previdenziale spagnolo.

I datori di lavoro, in genere, si occupano di registrare i nuovi dipendenti, ma i lavoratori autonomi devono gestire da sé le pratiche. Anche se non serve un “permesso di lavoro” vero e proprio per i cittadini UE, è importante iscriversi correttamente come residente se si intende rimanere per più di 90 giorni.

documenti per le Canarie

Trasferirsi alle Canarie: riconoscimento dei titoli di studio

Chi lavora in ambiti regolamentati come l’istruzione, la sanità o l’ingegneria dovrà occuparsi del riconoscimento dei titoli di studio. Sebbene Spagna e Italia siano entrambi Paesi UE, e quindi esista un sistema di mutuo riconoscimento, la procedura può richiedere tempo e documentazione specifica.

In particolare, per esercitare professioni come medico, infermiere, architetto, avvocato o insegnante in strutture pubbliche, è necessario ottenere il cosiddetto “homologación” del titolo, un riconoscimento ufficiale che attesti l’equivalenza con il corrispondente spagnolo.

Per altre professioni non regolamentate o per lavori in aziende private, spesso basta una traduzione giurata del titolo o una dichiarazione di valore rilasciata dall’ambasciata italiana. Il processo di omologazione si avvia tramite il Ministero dell’Educazione spagnolo e può richiedere dai 6 ai 12 mesi.

Tasse e fiscalità: vantaggi concreti per chi lavora o fa impresa

Uno degli aspetti più interessanti del trasferirsi alle Canarie riguarda il regime fiscale agevolato. Le Canarie sono parte della Spagna, ma godono di uno statuto economico speciale che consente un’imposizione più bassa rispetto alla media nazionale.

In primis, non esiste l’IVA come in continente, ma l’IGIC (Impuesto General Indirecto Canario), con aliquota standard al 7%, che si applica a beni e servizi. Questo comporta un risparmio diretto per imprese e liberi professionisti.

Inoltre, chi decide di avviare un’attività può accedere alla Zona Especial Canaria (ZEC), un regime che riduce l’imposta sulle società al 4%, a fronte di determinati requisiti. Anche i lavoratori autonomi beneficiano di contributi ridotti nei primi anni di attività.

Naturalmente, la tassazione del reddito personale varia in base al tipo di contratto, all’inquadramento e ai guadagni, ma in generale il carico fiscale è più leggero rispetto a molte altre regioni europee.

tasse e fiscalità

Vita quotidiana e costo della vita alle Canarie

Il costo della vita alle Canarie rappresenta uno dei motivi principali per cui molti scelgono di trasferirsi. Rispetto a città italiane come Milano o Roma, il risparmio è evidente, soprattutto sugli affitti, sui trasporti pubblici e sulle utenze domestiche.

Un appartamento con una camera in una zona non turistica si può affittare anche a 600-700 euro, mentre una stanza in condivisione parte da circa 300 euro. I costi di spesa, carburante e abbonamenti telefonici sono più bassi rispetto alla media europea.

Anche la sanità pubblica è di buon livello e, una volta iscritti alla sicurezza sociale, accessibile senza costi diretti.

Ovviamente, nelle zone più turistiche o sulle isole minori i prezzi possono aumentare e nei mesi di alta stagione è più difficile trovare alloggi a lungo termine. Lo stile di vita, però, è meno frenetico e molto orientato all’aria aperta, con spese ridotte per intrattenimento e trasporti.

Trasferirsi alle Canarie: portali e strategie efficaci per cercare lavoro

Trovare lavoro alle Canarie richiede impegno, ma ci sono strumenti e strategie efficaci per aumentare le possibilità di successo. Il principale portale per cercare lavoro in Spagna è il sito pubblico del SEPE.

Per chi cerca occasioni specifiche nelle isole, ci sono anche portali locali o gruppi Facebook molto attivi dedicati a offerte di lavoro alle Canarie. Un altro canale utile è EURES, il portale dell’Unione Europea dedicato alla mobilità lavorativa.

È importante tradurre il proprio CV in spagnolo o almeno in inglese, adattandolo agli standard locali, e prepararsi per colloqui a distanza. Chi vive già sull’isola può sfruttare anche il passaparola, i contatti personali e gli eventi di networking, spesso organizzati negli spazi di coworking.

Trasferirsi alle Canarie senza un lavoro già pronto è possibile, ma è altamente consigliato avere una strategia di ricerca ben definita, soprattutto nei primi mesi.

Credits per le immagini: jackmac34, jarmoluk, July_24, Luis Gonçalves, Bastian Pudill, Zinah Insignia

Daniel Coffaro
Daniel Coffaro