C’è una bella stagione amata da tutti, dagli amanti del sole alto, della spiaggia e del profumo di Ambra Solaire. Poi, c’è un’altra bella stagione, meno nota, ma da qualcuno altrettanto attesa come la più famosa estate, ed è il principio dell’autunno. O fine dell’estate, se vi piace di più. È una piccolissima stagione intermedia a cavallo tra le due, uno spazio di non più che qualche settimana, perfetto per gli sport all’aria aperta: settembre.

Chi ama andare per boschi e sentieri lo sa, questo è il mese perfetto per compiere quel cammino a piedi, in solitaria o in compagnia, che si rimanda da tempo e che si spera tanto quando la bella stagione non lo consente ancora.

Dagli amanti del trekking più estremo, ai neofiti delle passeggiate dolci, tutti, ma proprio tutti, sanno che questo è uno di quegli sport che lascia poco spazio all’improvvisazione. Bisogna essere preparati, un po’ a tutto, e ben equipaggiati, per superare qualsiasi imprevisto e rendere piacevole e indimenticabile la propria vacanza settembrina.

Parola d’ordine: abbigliamento tecnico

Se vi state chiedendo cosa mettere nello zaino, vi interrompiamo subito. Ce lo avete lo zaino adatto? No? Ebbene, nell’equipaggiamento del buon escursionista anche lo zaino fa la sua parte: è sempre consigliabile preferirne uno che abbia la giusta capienza per il tempo che dovrete trascorrere in cammino e per il tipo di percorso. La regola aurea dice che chi viaggia leggero si stanca meno. Incredibile, vero?

Sceglietelo sulla base dei giorni che dovrete trascorrere fuori. Per un solo giorno uno zaino da 10 o 20 litri andrà benissimo, ma se nel vostro cammino sono previsti pernottamenti allora meglio dare un’occhiata a qualcosa di più capiente, magari dai 50 litri in su, ma senza esagerare, fermatevi al massimo a 80 lt. Che sia piccolo o grande, state sempre ben attenti che siano presenti delle cinghie ventrali di rinforzo, comode e resistenti, che vi consentano di stabilizzarne il peso e scaricarlo sui fianchi, fidatevi, la vostra postura vi ringrazierà.  Non dimenticate le tasche, tante tasche. Anche quelle esterne per l’acqua, la torcia, il cappello a falde larghe, la bussola e, chiaro, la vostra mappa! Difficilmente riuscirete a perdervi indossando uno di quei nuovi tracker GPS che tiene traccia del vostro cammino.

A proposito di cammino, che non vi venga in mente di intraprendere un’escursione con degli scarponi da montagna nuovi di zecca. Meglio delle scarpe da trekking, al passo più leggere e confortevoli, con un rinforzo alla caviglia non troppo pesante o addirittura basse. Che le abbiate acquistate adesso o tirate fuori dalla soffitta, camminateci per un po’, allenatevi in lunghe passeggiate e fate in modo che i vostri piedi si abituino bene a loro prima della partenza. Se le previsioni vi assicurano un clima asciutto e privo di perturbazioni cercate dei modelli in tessuto molto traspirante, ma se sono previste piogge orientatevi su modelli in gore-tex per essere liberi di saltare in ogni pozzanghera! O magari giusto in un paio, ecco.

Non è bello ciò che è bello, ma è bello quando piove

Dicevamo, l’altra bella stagione porta con sé qualche imprevisto meteorologico, ma se nel nostro equipaggiamento abbiamo pensato proprio a tutto, basterà tirare fuori la nostra giacca anti-vento, il copri zaino e i bastoni da trekking – che in questa occasione possono aiutarci a non scivolare sul fango – e proseguire fino alla prossima tappa.

Chi ama la natura, di solito, la rispetta tanto. Compare la nostra attrezzatura in second hand aiuta a ridurre l’impatto dei nostri consumi e a salvaguardare il pianeta che amiamo esplorare:

Come? Già stanchi? Meglio allora piazzare le tende!

Che sia canadese, a igloo, o a casetta, assicuratevi, sempre, della presenza del doppio telo. Questo piccolo accorgimento le rende perfette per il clima pre-autunnale perché riparano bene da pioggia, vento e umidità del terreno. Sono da preferire quelle ignifughe con lo strato esterno impermeabile che si estende a tutto tondo, e da evitare quelle in policotone, se non altro perché rischiate che non si asciughi in tempo per ripartire verso la prossima sosta.

Ricordate di portare con voi un sacchetto di picchetti in più, giusto qualcuno, senza caricare in eccesso il vostro zaino. Quelli in alluminio, oltre ad essere più resistenti, sono anche i più leggeri.

Pranzo a – sacco – a pelo

Con ordine.  Siete ancora in cammino e lo stomaco brontola, la locanda o il punto ristoro sono a qualche ora di distanza, ma il viandante sconosciuto che da poco si è unito al gruppo propone una spaghettata. Ora, voi siete lì che guardate il set luccicante di gavette in cui cuoce il vostro pranzo, e vi state domandando non solo perché non ci avete pensato prima ma, soprattutto da dove sbucano fuori, entrambi.

Un’ipotesi potrebbe essere questa:  

Passata una lunga giornata in compagnia di paesaggi incantevoli avrete bisogno di recuperare le energie per la prossima tappa. Alla base del buon riposo, ma proprio alla base, c’è un tappetino. Di solito è in poliuretano espanso e per essere comodo anche per il trasporto è bene che si possa arrotolare su sé stesso senza troppa resistenza.

Sceglietelo con cura perché sarà lui a proteggervi dal terreno irregolare. Se il vostro pernottamento non prevede sosta nei rifugi al chiuso, per evitare di sentire le pietre o qualche legnetto di troppo sotto la schiena, provate ad affidarvi a qualcosa con uno spessore maggiore ai 2 cm.  In coppia con lo stuoino, il sacco a pelo deve essere scelto in base all’altitudine del nostro percorso.

Achtung: Prima della partenza controllare sempre la quota e i dislivelli del percorso.

Il modello più confortevole è quello a “mummia”, evitando di dover gonfiare e sgonfiare un cuscino extra! Plus: più spazio dentro lo zaino! Fuori, però, è appena più ingombrate:

Green Tips

Chi va per valli e montagne sa bene dei rifiuti che talvolta si trovano abbandonati nei cammini più battuti, bottigliette in pet e sacchetti in plastica che scappano via con una folata di vento non sono rari. Per evitare di lasciare traccia del nostro passaggio, possiamo prendere qualche accorgimento già mentre pianifichiamo la nostra partenza: come ad esempio shampoo e saponi solidi che sono un’ottima soluzione rispetto alla plastica. Negli ultimi anni si sono tanto diffusi da poterli reperire con facilità, ma se vi state chiedendo dove riporli, tranquilli, c’è una soluzione anche per questo! Avete provato a dare un’occhiata a queste scatoline in latta?

In ultimo, non dimenticate di portare con voi un cordino di qualche metro che potrebbe servirvi a stendere i panni da asciugare, un kit di primo soccorso, una borraccia di scorta e delle shopper in cotone per tenere in ordine gli oggetti dentro al nostro zaino.

L’Italia è piena di straordinari percorsi naturalistici da fare a piedi o in bici. I Cammini della Transumanza, la Via Francigena, quelle degli Abati o dei Santi, e le Ciclovie.

Sono escursioni che si esauriscono in qualche ora o che è possibile intraprendere a tappe, un po’ per volta, per giorni o settimane. Qualcuno giunto all’arrivo del viaggio dice di aver trovato un amico, altri un albero secolare, molti lungo il cammino rimangono incantanti da una cascata, dalle valli, da un campo di fiori senza nome, e altri ancora dicono di aver di trovato sé stessi ai piedi di un santuario. Che siate escursionisti, pellegrini o viandanti l’altra bella stagione vi aspetta!

Buon cammino!

Foto: Unsplash

Jessica Benfatto
Jessica Benfatto