Il telescopio è uno strumento che richiama l’idea di curiosità, di mistero, di scienza e di scoperta. Da sempre l’uomo ha scrutato i cieli, cercando di mapparli e di capire in che modo i corpi celesti influenzino gli eventi naturali sulla Terra. Pensiamo alle maree, al ciclo delle stagioni, alle aurore boreali.
Ma pensiamo anche alla magia. Non stiamo parlando di astrologia (di quella ne parliamo qui), ma del fascino di un cielo stellato o alla bellezza della luna piena. Il telescopio non è un apparecchio che appartiene esclusivamente agli scienziati e agli astronomi. Chiunque può avere in casa un telescopio domestico e usarlo per ammirare le profondità del cielo notturno.
Inoltre, grazie al suo valore didattico, può essere un ottimo regalo per i nostri figli che potranno coltivare la passione per i pianeti e per le stelle. In questo articolo, scopriremo come funziona un telescopio domestico e come possiamo utilizzarlo per osservare le meraviglie dell’universo.
Come è fatto un telescopio domestico?
Per prima cosa, è utile conoscere le parti principali che costituiscono un telescopio. Le due parti fondamentali di un telescopio sono quella anteriore e quella posteriore. La prima, chiamata obiettivo o mirino, cattura la luce proveniente da un oggetto nel cielo. La seconda, l’oculare, è il meccanismo sul quale posiamo l’occhio.
Questa seconda parte può essere intercambiabile e con le sue caratteristiche tecniche influenza l’ingrandimento e il campo visivo. L’obiettivo e l’oculare sono collegati dalla struttura principale del telescopio, il tubo ottico, che può avere un design lungo o compatto.
I tre elementi descritti sono quelli essenziali, ma a completare l’opera troviamo la montatura, che sostiene il telescopio e ne permette il movimento, e il treppiede, che ne fornisce stabilità.
Ma come funziona un telescopio?
I telescopi funzionano utilizzando l’ingrandimento e la raccolta della luce per permetterci di vedere oggetti distanti con maggiore dettaglio. La luce proveniente da un corpo celeste raggiunge l’obiettivo e, tramite un sistema di lenti o di specchi, viene convogliata nel tubo ottico.
L’oculare ingrandisce l’immagine, consentendoci di vedere i dettagli dell’oggetto. Utilizzando delle ghiere, possiamo regolare la messa a fuoco per ottenere un’immagine chiara e nitida. Una volta imparate queste semplici nozioni, possiamo iniziare a divertirci.
Scegliamo la posizione giusta, possibilmente in un luogo buio e privo di inquinamento luminoso. La visibilità delle stelle è migliore lontano dalle luci della città, ma questo non significa che nei luoghi urbani un telescopio domestico non si possa sfruttare bene.
Per esempio, possiamo farci suggerire dal calendario le notti di luna piena, che anche nei luoghi luminosi non si lascia mai intimidire. Oppure possiamo approfittare della luna nuova per avere un cielo più scuro e andare a caccia di stelle o pianeti vicini.
Sicurezza e manutenzione
Ricordiamoci di non puntare mai il telescopio direttamente verso il Sole, a meno di non avere un filtro solare apposito. Inoltre, proteggiamo sempre il nostro telescopio da polvere e umidità, riponendolo in un luogo sicuro quando non lo usiamo.
Un telescopio domestico ha la capacità di portarci in un viaggio affascinante attraverso l’universo. Con un po’ di pratica e di pazienza, potremo scoprire le meraviglie che si nascondono oltre la nostra atmosfera. A questo proposito, un’ottima pratica è quella di tenere un diario delle nostre scoperte.
Un ultimo trucco. Possiamo anche scattare delle fotografie, appoggiando la lente fotografica del nostro cellulare al mirino (o se siamo degli appassionati di analogica…).
Buone osservazioni!
Credits per le immagini: WikiImages, Ponciano, Jennifer Lim-Tamkican, Akbar Nemati