Nella nostra continua ricerca di ricette che uniscano bontà e semplicità, oggi ci immergiamo nei mari d’Italia. Questa è la storia di un nostro piatto tipico: l’orata all’acqua pazza, perfetto per i pasti dopo le vacanze natalizie.

L’acqua pazza è una tecnica di preparazione del pesce che ha origine nelle regioni di mare del sud. Viene solitamente realizzata con il pesce bianco e l’orata si può anche sostituire con branzino, pezzogna, pesce persico, spigola o gallinella.

acqua pazza sapori mediterranei

Il pesce si accompagna, come in questa ricetta, con i classici sapori mediterranei: aglio, olio, pomodorini, origano. Ma prima di iniziare, scopriamo perché questa ricetta ha un nome così particolare.

La storia dell’acqua pazza

La cottura all’acqua pazza è una tecnica antica, la cui origine si perde nel tempo (e nei mari). Il termine “acqua pazza” si riferisce a un’usanza dei pescatori napoletani. Durante le lunghe giornate di pesca, cucinavano sulle loro barche il pesce appena pescato.

Per salare usavano la stessa acqua di mare, pochi pomodori e dell’aglio. Questo procedimento esaltava il sapore del pesce con la semplicità degli ingredienti. Detto questo, dove sta la pazzia?

Qui ci sono diverse ipotesi. Alcuni credono che derivi dal fatto che bere l’acqua di mare aumenti molto la percentuale di sale nel sangue, portando a uno stato di allucinazione. Ma i pescatori questo lo sapevano, e infatti ne usavano una quantità minima. Secondo altri pareri, la pazzia era il prezzo del sale, che all’epoca era molto caro, tanto che i pescatori non se lo potevano permettere.

acqua pazza pescatori

Secondo noi, la vera cosa pazza sta proprio nella semplicità e nell’efficacia di questo metodo, che trasforma ingredienti di tutti i giorni in un piatto da gourmet.

E adesso, veniamo alla nostra ricetta.

Ingredienti per 4 porzioni

  • 2 orate da circa 300 g l’una, pulite e squamate;
  • 400 g di pomodorini ciliegino;
  • 3 spicchi d’aglio;
  • q.b. di prezzemolo fresco;
  • q.b. di olio extravergine d’oliva;
  • q.b. di sale e pepe;
  • 150 ml di acqua;
  • 150 ml di vino bianco fermo.

Procedura per l’orata all’acqua pazza

  1. Tagliamo i pomodorini a metà e tritiamo finemente l’aglio e il prezzemolo;
  2. in una padella capiente, riscaldiamo l’olio e facciamo dorare leggermente gli spicchi d’aglio;
  3. aggiungiamo i pomodorini, saliamo e pepiamo, e lasciamo cuocere per qualche minuto;
  4. adagiamo le orate nella padella e aggiungiamo il vino bianco;
  5. lasciamo sfumare e versiamo l’acqua;
  6. copriamo e lasciamo cuocere per circa 20 minuti, girando il pesce a metà cottura;
  7. a fine cottura, cospargiamo il prezzemolo tritato.
orata all'acqua pazza

Il pesce all’acqua pazza: perfetto per il dopo-feste

Con una media di 75 kcal ogni 100 g di prodotto (dato che varia a seconda del pesce utilizzato), questa ricetta è davvero leggera. È l’ideale nei pasti dopo le vacanze di Natale, quando si cerca qualcosa di gustoso ma non troppo pesante.

L’orata cotta all’acqua pazza conserva tutte le sue proprietà nutritive e il suo sapore delicato, arricchito dalla freschezza dei pomodorini e dall’aroma dell’aglio, del prezzemolo e del vino. Anche in questa ricetta ne abbiamo parlato.

Inoltre, questo piatto è un ottimo esempio di come la cucina italiana riesca a creare capolavori gastronomici partendo da ingredienti semplici e genuini. È la dimostrazione che non è necessario complicarsi la vita per gustare dei piatti squisiti.

Credits per le immagini: pixabay, Angeleses, Quangpraha, RitaE

Daniel Coffaro
Daniel Coffaro