In Italia è usanza passare i primi giorni di dicembre a decorare la casa e, soprattutto, a fare l’albero di Natale. In Puglia, per esempio, l’albero viene fatto il 6 dicembre per festeggiare San Nicola; a Milano si fa il 7 dicembre in occasione di Sant’Ambrogio, patrono della città; nel resto della Penisola di solito si aspetta l’8 dicembre, festa dell’Immacolata Concezione. 

Negli ultimi anni il Natale arriva sempre in anticipo: panettoni e pandori si trovano nei supermercati subito dopo Halloween ma in tante famiglie questo rituale di addobbare l’albero è ancora sacro e considerato un momento importante da passare insieme.

Noi di Bakeca vogliamo andare a fondo della questione e scoprire non solo perché si addobba casa l’8 dicembre ma perché gli abeti sono diventati uno dei simboli delle festività natalizie.

L’abete è un albero magico

I Druidi, sacerdoti celti, veneravano l’abete come simbolo di vita: nei riti magici il suo legno veniva utilizzato nel falò del Sabbath perché, dal momento che cresce in verticale e in modo molto lineare, rappresenta la via giusta. Tanti abeti insieme, invece, simboleggiano l’amicizia e il fatto che sia un sempreverde augura che il rapporto sia duraturo nel tempo.

Essendo inoltre un albero che resiste a qualsiasi tipo di clima e che muore difficilmente, nei mesi invernali rappresentava la speranza della primavera, che sconfiggeva il freddo e la neve per ritornare a governare la terra.

I Romani, invece, ripresero il simbolo di speranza per augurare buona fortuna: alle calende di gennaio erano soliti scambiarsi un rametto di abete per festeggiare la fine dell’inverno e l’imminente nuovo anno (che secondo il loro calendario iniziava a Marzo, durante le festività legate a Marte e all’equinozio di primavera).

Nel Medioevo, invece, si diffuse in Germania l’usanza di allestire il 24 dicembre i giochi di Adamo ed Eva (Adam und Eva Spiele), dove si ricostruiva il paradiso in terra con alberi di frutta, simboli dell’abbondanza. A questi si preferirono poi gli abeti che, dal momento che erano sempreverdi, rappresentavano benissimo la vita eterna.

Come nasce l’albero di Natale

Come per altre tradizioni legate al Natale Cristiano, l’origine dell’utilizzo dell’albero sfocia nella leggenda: alcune versioni vogliono che l’Abete sia stato scelto per rappresentare la Trinità con la forma a triangolo della chioma; altri studi invece vogliono dare un velo di “santità” all’albero e portano a testimonianza la Bibbia, in quanto l’abete è l’albero del Bene e del Male nel giardino dell’Eden.

La prima attestazione storica riconosciuta di un albero addobbato risale però al 1411: a Tallin (Estonia), venne posizionato un albero nella piazza principale durante le feste natalizie come simbolo propiziatorio per gli scapoli e le donne non maritate. Durante le celebrazioni, donne e uomini ballavano intorno all’abete sperando di trovare la propria anima gemella.

A Riga, capitale della Lettonia, è presente una targa scritta in otto lingue dove si attesta che lì nel 1510 fu eretto il primo albero di Natale del mondo. Vari documenti ne attestano poi l’utilizzo in Germania nel 1570 mentre una cronaca di Strasburgo del 1605 riporta che nelle case di tutti i cittadini venivano posti degli abeti decorati con rose di carta, mele, bastoncini di zucchero e oggetti dorati.

Nel 1611, invece, un diario di corte testimonia che la duchessa di Brieg (Germania) si accorse che un angolo del salone addobbato a festa era troppo spoglio. Ordinò così di sradicare un albero dal giardino e addobbarlo con luci e festoni.

Nel 1840 la duchessa d’Orleans (Francia) fece decorare non solo il suo palazzo ma l’intera città con alberi di Natale e questa è la prima volta che incontriamo un albero di Natale con lo stesso significato con il quale lo intendiamo noi oggi.

È solo nel 1900 che poi l’Albero si diffuse in tutti i Paesi del mondo come simbolo delle feste natalizie: all’inizio veniva addobbato con le candele, come simbolo della nuova luce, ma per evitare i tanti incendi, sono state ben presto sostituite dalle lucine intermittenti.

Quest’anno quindi quando addobbi l’albero prova a pensare a come si è arrivati a questo simbolo e se il vostro abete vi sembra spoglio date un’occhiata alle 

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Bibliografia e crediti:

  • Wikipedia
  • Focus Junior
  • Simbolisignificato.it
  • Fremondoweb.com
  • Unsplash
Giada Guerreschi
Giada Guerreschi