
Se possiedi un immobile, una soluzione vantaggiosa per te è sicuramente rappresentata dalla possibilità di mettere in affitto il tuo alloggio a studenti. Per evitare di incappare in spiacevoli situazioni e per fare tutto nel modo corretto però, è necessario conoscere al meglio la legislazione a riguardo e le migliori pratiche per gestire la locazione in modo semplice e proficuo.
In questo articolo quindi, capiremo meglio quali sono i passi da compiere prima di affittare una casa a studenti, rispondendo a tutte le domande più comuni e fornendoti tutti i consigli più utili.
Iniziamo!

Qual è il contratto di locazione migliore per affittare casa a studenti?
Ovviamente il primo passo prima di affittare casa a degli studenti è scegliere il contratto di affitto migliore sia dal punto di vista legale sia dal punto di vista economico.
Il contratto di locazione migliore per affittare casa a studenti è sicuramente il contratto di affitto ad uso transitorio

Qual è il canone di locazione adeguato per affittare una casa a studenti?
Il canone di locazione per affittare casa a studenti può essere così definito:
- Canone libero: che viene stabilito dal proprietario dell’immobile;
- Canone concordato: è un tipo di canone di locazione che viene stabilito secondo accordi territoriali definiti tra le associazioni di proprietari e inquilini.
Esistono comunque delle regole da rispettare per affittare casa a studenti le principali sono:
- La durata minima e massima è imprescindibile (il contratto è comunque rinnovabile alla prima scadenza, salvo disdetta del conduttore)
- Lo studente deve essere fuori sede (ovvero residente in un Comune diverso da quello dell’Università)
- L’immobile deve essere ad uso abitativo e nel Comune dove ha sede l’università in cui lo studente è iscritto (o limitrofo.

Quali sono le detrazioni fiscali per l’affitto a studenti?
Semplificando possiamo dire che:
- Per il proprietario: se sceglie il regime di cedolare secca può accedere a vantaggi fiscali rilevanti;
- Per lo studente: se si trova a più di 100km dalla residenza può beneficiare di detrazioni fiscali sul canone di locazione;
L’Agenzia delle Entrate sottolinea che :
Anche chi si avvale del regime delle locazioni brevi può optare per la cedolare secca. In questo caso, dal 2024 l’aliquota è pari al 21% per cento per i redditi derivanti dai contratti di locazione breve relativi a un immobile scelto dal contribuente in sede di dichiarazione dei redditi. L’aliquota è invece pari al 26% a partire dalla seconda abitazione.

Come creare un proprio regolamento interno per gestire i possibili danni causati dagli studenti?
La scelta migliore in questi casi è chiedere un deposito cauzionale (solitamente pari a due, tre mensilità del canone pattuito) che potrebbe coprire eventuali danni causati dagli studenti, che verrà restituito al termine del periodo di affitto a garanzia di tutti gli adempimenti assunti.
Inoltre sarebbe opportuno creare un proprio regolamento interno che prevede:
- Regole per l’uso di determinati elettrodomestici;
- Turni di pulizia per gli spazi comuni;
- Orari di quiete;

Come si gestiscono le spese condominiali e di riscaldamento?
Quando si affitta un alloggio è sempre bene specificare in sede di stesura del contratto che, le spese condominiali e di riscaldamento sono a carico dello studente che affitta (se non diversamente stabilito).
Una comunicazione chiara, a riguardo del tema, in sede di colloquio iniziale evita sicuramente spiacevoli situazioni e incomprensioni in futuro.

In conclusione possiamo dire che, se gestita nel migliore dei modi, affittare casa a studenti può essere una scelta vantaggiosa se gestita seguendo tutte le procedure corrette. Speriamo di avervi dato tutte le dritte necessarie a compiere questo passo nel migliore dei modi! Fateci sapere!
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