In alcune zone d’Italia è Santa Lucia a portare i doni ai bambini il 13 dicembre. La filastrocca più conosciuta recita “Santa Lucia, Santa Lucia, notte lunga la più lunga che ci sia” ma solo in pochi conoscono la storia che sta dietro a questa tradizione.

Come a Babbo Natale a lei si mandano letterine e si preparano pane, latte e polenta sul tavolo, del fieno e qualche carota per il suo asinello. Nella settimana precedente al suo arrivo si può sentire di notte il suo campanello: sta passando casa per casa a controllare dove abitano i bambini buoni e se trova del fieno lascia dei dolcetti.

Come è nata questa tradizione che è di gran lunga precedente a quella di Babbo Natale? Scopriamolo insieme.

La leggenda di Santa Lucia

La leggenda narra che Lucia era una ragazza bellissima, con due occhi color ghiaccio che incutevano quasi timore a chi la guardava. Un ragazzo, innamoratosi di lei, le chiese i suoi occhi come pegno d’amore: li voleva tenere tutti per sé. 

Lucia, a sua volta innamorata, lo accontentò e si strappò gli occhi per donarli al giovane. Il suo gesto fu così grande che venne ricompensata da Dio: lui le regalò un paio di occhi nuovi e Lucia tornò a vedere. 

Il ragazzo però, geloso, chiese a Lucia di compiere lo stesso gesto: non voleva che altri vedessero la sua cosa più bella. Lei era solo sua. Lucia si rifiutò e lui la uccise a coltellate.

Per questo motivo si dice ai bambini che nessuno può vedere il volto di Santa Lucia: chiunque lo veda verrà severamente punito con della cenere negli occhi e diventerà cieco. 

I bambini sono così più volenterosi di andare a letto presto la sera per non diventare ciechi. Ma si tratta solo di una leggenda o dietro alla sua storia c’è un fondo di verità?

Santa Lucia disegno

La storia vera

Lucia nacque a Siracusa alla fine del III secolo all’interno di una famiglia cristiana molto ricca. Venne promessa in sposa a un pretendente ma Lucia voleva dedicarsi completamente a Dio, anche se non aveva il coraggio di confessarlo ai genitori.

Il 5 febbraio 301 andò con la madre Eutichia in pellegrinaggio a Catania, per chiedere la grazia di Sant’Agata, patrona della città, affinchè guarisse la madre malata. Durante le preghiere la Santa apparve a Lucia e le disse che non aveva bisogno di chiedere nulla: la sua fede era così forte che avrebbe guarito Eutichia da sola. Le predisse anche che Siracusa sarebbe stata la città a cui avrebbe fatto da patrona, così come lei lo era di Catania.

Eutichia cominciò da quel giorno a migliorare e Lucia le confessò di volersi dedicare a Dio, ripudiando il promesso sposo: i genitori acconsentirono e la giovane cominciò a professare la sua fede servendo il Signore e impegnandosi in opere di misericordia. Il giovane però, offeso per l’affronto subito, la denunciò al tribunale dell’Impero Romano. In quegli anni l’imperatore Diocleziano stava compiendo una persecuzione anti-cristiana: l’accusa per Lucia era “cristianissima”.

Fu immediatamente arrestata perché si rifiutò di pregare gli dei pagani e venne processata senza la possibilità di chiedere aiuto legale: fu lei stessa a difendersi citando ogni volta un passo della Bibbia.

Sacrificio puro presso Dio è soccorrere i poveri, gli orfani e le vedove. Per tre anni ho offerto tutto al mio Dio. Ora non ho più nulla, e offro me stessa”. 

Disse come ultima arringa ma non le bastò per essere brutalmente torturata e infine uccisa con un colpo di spada alla gola il 13 dicembre 304.

Perché Santa Lucia tiene gli occhi sul piattino?

Come avrai notato dal paragrafo precedente, gli occhi dai documenti storici non vengono minimamente citati. Come mai?

Ai principi del suo culto, iniziato già qualche anno dopo la sua morte, Santa Lucia era conosciuta come la patrona dei malati, degli infermi e degli orfani. La sua influenza venne poi estesa anche alla vista e agli occhi dal Medioevo (XIV-XV), quando la sua iconografia cominciò a diffondersi a macchia d’olio.

Alcuni fanno riferimento alla derivazione del nome Lucia dal latino: il termine significherebbe “luminosa, splendente”. Non è un caso se Santa Lucia rappresenta anche la via Lucis, cioè il cammino di luce, da qui gli occhi sul piattino ma anche le palme e la lampada che spesso si trovano nelle sue iconografie.

Il nome Lucia era molto diffuso a quel tempo perché nei testi sacri erano tanti gli esempi di “ritorno alla luce” dopo il passato tenebroso del paganesimo. Ma basta davvero come spiegazione?

santa lucia dipinto

Le cose si complicano se poi si dà per certo che sia morta il 13 dicembre: nel calendario giuliano è il giorno della vittoria della luce sulle tenebre, cioè il solstizio d’inverno. Non è un caso se la filastrocca recita “notte lunga la più lunga che ci sia”. 

Anche nei culti pagani, inoltre, in questa data si festeggiava la dea Lucina, dea del parto, cioè colei che proteggeva chi dava alla luce qualcuno. E di conseguenza anche protettrice dei bambini.

La Santa Lucia che conosciamo oggi, che arriva su un carro trainato dall’asinello, con un vestito da sposa addosso che le copre gli occhi, è un immaginario che si è modificato con il tempo e non si può ripercorrere dal punto di vista storico.

Questo non toglie nulla alla potenza della sua figura, così come per quella di Babbo Natale. Dicono che basta credere alle fate per farle esistere, quindi perché non può essere lo stesso per Santa Lucia?

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Continua…

Bibliografia e Crediti:

  • Bresciatoday
  • Santiebeati.it
  • Totapulchra.news
  • Santuariodilucia.it
  • Newsly.it
Giada Guerreschi
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