
Vi siete mai chiesti come mai ci scambiamo auguri e bigliettini di Natale? E perché sotto il vischio ci si bacia?
Noi di Bakeca abbiamo cercato la storia di tutte quelle piccole tradizioni che rendono il Natale… Natale. Come quando nevica e pensi: “Adesso sì che è davvero Natale”.
Gli auguri
Gli Auguri, al tempo di Greci, Romani, Etruschi, erano… persone! In ogni città questi sacerdoti avevano il compito di leggere e interpretare il volo degli uccelli.
Erano esperti di fenomeni naturali, natura e simbolismo: guardando il movimento dei volatili, i suoni che emettevano o i comportamenti inusuali, riuscivano a capire il volere degli Dei. Essendo gli animali più vicini al cielo, e quindi all’Olimpo, si pensava che fosse attraverso di loro che gli Dei esprimessero i loro desideri o i messaggi per gli uomini.
Gli Dei erano gli artefici del destino degli umani quindi qualsiasi grande decisione o azione, per esempio quella di andare in guerra, veniva sottoposta agli auguri per ricevere una previsione. Attenzione però: non si chiedeva se l’azione andava fatta o meno ma semplicemente se, facendola, si avesse il benestare delle divinità.
Erano tenuti in grande considerazione all’interno della società: le loro interpretazioni avevano valore di legge e se li insultavi potevano farti condannare a morte (anche se eri il governatore o il re della città).
Aves specere in latino significa osservare gli uccelli: ancora oggi diciamo che un segno può essere di ottimo o pessimo auspicio.
I biglietti d’auguri
Vi ricordate come è nato Babbo Natale e la sua figura? San Nicola aka Babbo Natale rimane legato all’iconografia ecclesiastica fino al IXX secolo circa. Nel 1809 Irving pubblica un poema in cui parla di Babbo Natale che solca i cieli di New York a bordo di un carro volante (senza renne).
Nel 1810 viene commissionato ad Alexander Anderson una stampa pubblicitaria dove San Nicola appare anziano con la barba lunga, vestito con l’abito talare, un bastone in mano, accanto a un cane e un alveare. A destra c’era un camino acceso, una bambina sorridente con dei dolciumi in mano, un bambino in lacrime con una frusta sul volto.

Nel 1821 venne pubblicato a New York un poema anonimo per bambini illustrato dove Babbo Natale viaggia a bordo di una slitta trainata da una renna.
È nel 1843 però che esce il primo biglietto di Natale: John Calcott Horsley, pittore di scene storiche, ricevette un’insolita richiesta da Henry Cole, designer e imprenditore inglese. L’uomo voleva che Horsley dipingesse una scena di vita famigliare con la scritta “A merry christmas and a happy new year”.
Ne esistono solo 21 al mondo di queste card: l’ultima rinvenuta è stata venduta il 9 dicembre 2020 per 13.750 GBP.

Regali di Natale
Tanti pensano sia per via dei Re Magi: ma la tradizione di scambiarsi i doni ha origini molto più antiche. Vi abbiamo già accennato a San Nicola e ai doni che elargiva ai bambini ma c’è un’usanza ancora più antica.
Il rito delle strenne romane: durante il Capodanno (che si teneva agli inizi di marzo secondo il calendario giuliano) gli antichi romani raccoglievano nei boschi ramoscelli per scambiarseli come doni di buon augurio per l’inizio del nuovo anno. È la stessa tradizione che ha fatto sì che fosse l’abete a diventare l’albero di Natale.
Quando fu cambiato il calendario, la tradizione venne mantenuta e con il tempo si è modificata: non più singoli ramoscelli ma fasci di rami intrecciati, che formano le nostre ghirlande e i cesti di Natale.
Il vischio
Perché ci si bacia sotto al vischio? Questa è una pianta considerata magica fin dall’antichità: i Galli la ritenevano in grado di guarire qualsiasi tipo di intossicazione. Una delle sue proprietà è di dilatare i vasi e quindi aumentare anche la libido.
Essendo poi una pianta invernale, il vischio cresce sulle cortecce degli alberi morti. Quale altro simbolo può meglio rappresentare le divinità di una pianta che cresce dove non c’è più vita? Quando si trovava del vischio, bisognava sostare sotto di esso per ricevere la protezione divina. Se poi, al rientro a casa, si baciavano le persone amate, la benedizione veniva trasmessa anche a loro.
E voi, conoscevate già queste storie?
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Bibliografia e crediti:
- Luoghi misteriosi / I segreti del Natale
- idierredavinci
- Wikipedia
- Christies.com